Lastra a Signa (Firenze), 15 settembre 2019 - È svanita nel nulla, mentre nell’abitazione dell’anziana che assisteva sono rimasti i suoi vestiti e continuano ad arrivare pacchi a lei destinati. Resta tutto da chiarire il mistero della badante di 41 anni che, mercoledì sera, non è tornata nella casa in cui lavorava, a Lastra a Signa, dopo la giornata libera settimanale prevista da contratto. Della donna, rumena, capelli neri e occhi azzurri, si è persa ogni traccia dopo che la figlia della sua assistita, Paola Nigi, l’ha accompagnata alla fermata Villa Costanza della tramvia, a Scandicci, alle 8.30 di mercoledì. Indossava jeans, una camicia gialla a maniche corte e una borsa rossa. A dare l’allarme, il giorno successivo, è stata proprio Paola, che ha raccontato l’accaduto ai carabinieri di Lastra a Signa.
È stata presentata una denuncia «per scomparsa o allontanamento», perché al momento è impossibile escludere una delle due ipotesi. E dopo l’articolo pubblicato ieri su La Nazione sono arrivate tante segnalazioni. Fra queste, ci hanno indicato anche un post pubblicato sul gruppo Facebook «Sei di Scandicci se...» che racconta di una donna aggredita da un uomo in auto, proprio mercoledì sera. Le testimonianze arrivano da via Roma e via di Mosciano, a Scandicci, e i cittadini raccontano di una Punto grigia e di un uomo che avrebbe aggredito la donna alla guida prima a parole e poi stringendola al collo come per strangolarla. I residenti hanno chiamato i carabinieri, ma l’auto è ripartita: alcuni cittadini hanno provato a seguirla, perdendone però le tracce nelle strade della Roveta.
I due episodi potrebbero essere collegati? I carabinieri della compagnia di Signa tendono a escluderlo, ma ulteriori accertamenti sono in corso. Intanto, sempre ieri, i familiari dell’anziana sono riusciti a raggiungere telefonicamente alcuni parenti della badante che vivono fuori regione. Avrebbero assicurato di aver parlato con la donna anche nelle ultime sere, ma non sarebbero riusciti a metterla in contatto né con gli inquirenti né con i suoi datori di lavoro. Il cellulare della 41enne poi risulta spento: agli ultimi tentativi di chiamata, subito dopo la scomparsa, ha risposto un uomo.
In entrambi i casi avrebbe dato indicazioni su dove trovare la badante che si sono poi dimostrate completamente sbagliate. Insomma il mistero rimane. Perché andarsene così, lasciando i vestiti e rinunciando anche allo stipendio di settembre, che sarebbe arrivato a inizio ottobre? Se poi dovesse trattarsi, come tutti speriamo, di un allontanamento volontario, i familiari dell’anziana chiedono solo di essere informati per poter interrompere le ricerche.