
Bagarre in Consiglio comunale Lo stop degli Euro 5 infiamma l’aula Cartelli e slogan contro la misura
di Antonio Passanese
FIRENZE
Cartelli, slogan e proteste, ieri pomeriggio nel Salone de’ Dugento, contro il blocco dei diesel Euro 5 scattato lunedì scorso nel tratto Fortezza-viale Giovine Italia per abbassare i livelli di biossido di azoto registrati lungo tutta quella direttrice. Una ventina di fiorentini del movimento ’Aria nuova per Firenze’ si sono presentati in aula, durante il Consiglio comunale, per chiedere all’amministrazione di fare un passo indietro e di coinvolgere, "prima di prendere queste decisioni", la cittadinanza attraverso un percorso di condivisione e ascolto. "Siamo apartitici e saremo la spina nel fianco di questa amministrazione – afferma Alessio Giulivo, una delle anime del neonato gruppo che su Facebook conta quasi 3mila iscritti – Parteciperemo anche ai prossimi Consigli, ci faremo sentire. Tra noi ci sono famiglie monoreddito, operai, disoccupati che non possono permettersi di acquistare una nuova auto. E poi i fondi per cambiare vettura sono già finiti".
Per riportare l’ordine in aula, a un certo punto, è dovuta anche intervenire la polizia municipale ma a onor del vero la situazione non è mai degenerata. E l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio, per rasserenare gli animi e per spiegare i motivi che hanno indotto il Comune ad adottare la misura, si è fermato per lungo tempo a parlare con i ’manifestanti’, che poi hanno deciso di abbandonare il Consiglio. A portare la questione del blocco dei diesel Euro 5 in Comune è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi che, oltre a contestare l’ordinanza ha annunciato una raccolta firme. Perché "se l’obiettivo era abbattere l’inquinamento, il risultato è solo quello di averlo spostato da un’area all’altra della città". E l’assessore Giorgio ha risposto, tra le altre cose, che "siamo riusciti a far in modo che questo, che è un obbligo che ci viene imposto da una sentenza europea trasmessa dal ministero dell’Ambiente, avesse un impatto minore sui cittadini".
In difesa dell’amministrazione, e contro Fdi, si è schierato perfino l’ex consigliere leghista, ora in Italexit, Andrea Asciuti: "Si sa benissimo – ha detto – che queste decisioni provengono da molto lontano ossia dall’UE; come mai Fdi non mostra lo stesso coraggio nel parlamento europeo? Come mai sullo stop degli eurodiesel 5 il governo Meloni ha rinviato di due anni ma non ha abrogato questa decisione?".