MONICA PIERACCINI
Cronaca

Bagni come salotti. Il viaggio di Artelinea

Anche l'azienda valdarnese sarà in missione istituzionale a Dubai con il Comune di Firenze

Marco Gobbini, amministratore delegato di Artelinea

Marco Gobbini, amministratore delegato di Artelinea

Firenze, 6 ottobre 2021 - Anche Artelinea sarà in missione istituzionale a Dubai con il Comune di Firenze. Con lei e le altre ci sarà Powersoft, azienda nata a Firenze nel 1995, esempio di eccellenza italiana da far conoscere nel mondo. Ma torniamo ad Artelinea, che sarà presente con Marco Gobbini, amministratore delegato. Cosa fa Artelinea? "A Dubai ci sentiamo di rappresentare insieme agli altri imprenditori la nostra Firenze, la capitale del bello e del ben fatto, in quanto produciamo arredamenti per il bagno belli e ben fatti. I nostri prodotti si distinguono per l’eccellenza della lavorazione e per il design. Essendo nati come vetreria, come materiale utilizzamo sopratutto il vetro, che è per definizione riciclabile ed ecompatibile". Quando siete nati? "Artelinea è stata fondata nel 1962. Siamo dunque quasi alla soglia dei 60 anni. E’ stato mio padre, Marcello Gobbini, non ancora maggiorenne, ad avviare un’attività di argentatura di specchi e produzione di accessori in vetro. Erano gli anni del boom: l’economia cresceva a ritmi vertiginosi e l’Italia metteva a frutto le innate abilità artigianali dei suoi giovani, creativi, versatili e capaci di quell’elasticità e di quel dinamismo necessari a fronteggiare la domanda di beni per la casa e la persona. La nostra è un’impresa familiare. Oltre a mio padre, presidente onorario, lavoro insieme a mio fratello Massimo, presidente dell’azienda. Abbiamo due sedi, a Figline Valdarno e Cavriglia e lavoriamo su una superficie di oltre 10mila metri quadrati".

Qual è il vostro punto di forza che vi ha consentito di arrivare fino ad oggi? "La nostra lavorazione è artigianale. A realizzare i nostri prodotti sono infatti le maestranze del territorio (siamo a 65 dipendenti), ma siamo organizzati e strutturati come un’industria e ciò ci consente di stare sul mercato internazionale". Obiettivi a medio termine? "Crescere e posizionarsi bene in Europa e negli Stati Uniti e, perché no, anche negli Emirati Arabi e nello specifico a Dubai, dove abbiamo già dei clienti. Tutto questo continuando a mantenere la produzione sul nostro territorio".