FIRENZE
Cronaca

Ballottaggi che passione. Regole e schede in attesa degli apparentamenti

Cinque comuni andranno al secondo turno nel week end del 23 e 24 giugno. Lo scrutinio a partire dalle 15 di lunedì. In città è rebus affluenza nel fine settimana festivo.

Ballottaggi che passione. Regole e schede in attesa degli apparentamenti

Ballottaggi che passione. Regole e schede in attesa degli apparentamenti

di Manuela Plastina

Non è finita per tanti elettori del territorio provinciale fiorentino chiamati di nuovo alle urne per esercitare il loro diritto-dovere di voto ed eleggere il proprio sindaco al ballottaggio. Non solo : si vota fra meno di due settimane anche a Calenzano, Figline e Incisa, Borgo San Lorenzo e Signa. In tutti questi Comuni incluso il capoluogo, i cittadini dovranno riprendere in mano la propria tessera elettorale e presentarsi nuovamente alla loro sezione di riferimento.

Non importa se si è votato o meno al primo turno: tutti sono chiamati a esprimersi su chi vogliono come loro sindaco per i prossimi cinque anni. Si vota nelle giornate del 23 e 24 giugno. Quindi non più, come lo scorso fine settimana, il pomeriggio di sabato e tutta la domenica: stavolta siamo chiamati alle urne per l’intera giornata di domenica e la mattina di lunedì, che per è giorno festivo coincidendo col patrono San Giovanni. I seggi in tutti i Comuni che sono arrivati al secondo turno saranno aperti a partire dalle 7 fino alle 23 per la giornata di domenica e dalle 7 alle 15 di quella di lunedì.

Poi si passa allo spoglio dei voti, che durerà sicuramente meno rispetto allo scorso fine settimana non essendoci preferenze nominali da registrare né liste da scegliere. Vince il candidato che prende un voto in più dell’altro: sarà il nuovo sindaco. Sulla nuova scheda per il ballottaggio alle amministrative, gli elettori troveranno scritto in un rettangolo in sommità di pagina il nome e il cognome di entrambi i candidati alla carica di primo cittadino.

Sotto ognuno dei nomi, saranno raffigurati i simboli delle liste collegate. Saranno le stesse che hanno sostenuto quel candidato sindaco al primo turno, ma potranno anche essere di più: dipende se in questi giorni le coalizioni in lizza per il ballottaggio raggiungono degli apparentamenti formali con le liste rimaste fuori dal secondo turno.

Sono le ore decisive per trovare un accordo e cercare di recuperare più punti percentuali possibili. Il voto viene dato dall’elettore tracciando un segno sul rettangolo dove è scritto il nome del candidato preferito. Vale anche se la X è fuori da questo spazio, ma è stata apposta sul simbolo di una o più liste collegate oppure se oltre al nome dell’aspirante primo cittadino, viene messa la croce su una o più delle liste a suo sostegno. Una scelta che non ha alcun valore, ma che comunque conta un voto per il candidato sindaco.

Non è previsto invece il voto disgiunto: chi mette doppia X, una sul candidato sindaco e l’altra su una delle liste dell’avversario, rende nulla la scheda. Ogni voto conta. Conta andare a votare.