REDAZIONE FIRENZE

"Ballottaggio probabile, ma oggi anche in un giorno le cose cambiano"

Il professore Chiaramonte di Firenze analizza due sondaggi elettorali divergenti, attribuendo le differenze alla volatilità dell'elettorato e alla variazione delle preferenze fino all'ultimo momento. Prevede un ballottaggio tra Funaro e Schmidt, ma sottolinea che altri fattori influenzeranno l'esito finale, come la composizione delle coalizioni e il carisma dei candidati.

"Ballottaggio probabile, ma oggi anche in un giorno le cose cambiano"

"Per avere un sondaggio il più aderente possibile all’esito finale occorre avere ben chiari i candidati e le coalizioni. Quindi, al momento sono indicazioni di massima da prendere con cautela". E’ il parere di Alessandro Chiaramonte, professore ordinario di Scienza politica e Sistema politico italiano all’università di Firenze in merito alle differenze che presentano i due sondaggi elettorali.

Perché risultati così diversi?

"Sono sondaggi commissionati da partiti politici diversi e, quindi, i dati vengono enfatizzati in un determinato modo. Poi dobbiamo considerare la volatilità dell’elettorato".

In che senso?

"Anche se il campione è di mille persone per entrambi, le rilevazioni sono state fatte in periodi diversi. E di questi tempi anche un giorno più fare la differenza: magari rispondendo al sondaggio optano per un candidato, poi votano per un altro. Sempre più elettori decidono direttamente in cabina elettorale chi votare, il ’last minute vote’. Alle ultime politiche più del 50% degli elettori ha votato in modo diverso rispetto alle elezioni precedenti. Il voto di partito va scomparando anche a livello locale. Firenze ha un elettorato meno volatile rispetto ad altre realtà ma questi cambiamenti vanno considerati. Così come non bisogna dimenticare che al sondaggio c’è chi risponde che non andrà a votare e, invece, si recherà alle urne".

Cosa si può evincere, allora, da questi due sondaggi?

"L’alta probabilità che si vada al ballottaggio tra Funaro e Schmidt. Ma non direi che questo o quel partito poi sarà fondamentale per la vittoria finale. Gli appelli dei leader politici non sono più così decisivi. Oggi gli elettori, hanno sì un proprio orientamento ma la decisione finale dipende da tanti fattori: la composizione delle coalizioni, i temi, il carisma e l’affidabilità di un candidato".

Barbara Berti