STEFANO BROGIONI
Cronaca

Bambina scomparsa a Firenze. Kata rapita in cortile, i testimoni sono due. E il padre conferma: "E’ la pista giusta"

Subito interrogato il genitore della bambina scarcerato martedì sera

Firenze, 15 giugno 2023 – Anche il padre della piccola Kata, Miguel Angel Romero Chicclo, avrebbe confermato la pista privilegiata dagli inquirenti. E cioè che il rapimento di sua figlia di cinque anni s’inquadrerebbe nella lotta senza esclusione di colpi che si consuma ormai da mesi nell’ex hotel Astor occupato.

Romero Chicclo martedì sera è stato scarcerato: la corte d’appello ha accolto l’istanza del suo difensore, l’avvocato Cristiano Toraldo di Prato, e ha affievolito la misura cautelare a cui è sottoposto. Il peruviano, condannato a due anni, in abbreviato, per furto e utilizzo di carte di credito rubato, è finito dentro lo scorso marzo, per essere evaso dagli arresti domiciliari.

Non li stava però scontando lì, nell’hotel occupato dove vivono la moglie e i due figli. Tuttavia, come ha avuto modo di dire agli inquirenti che lo hanno subito sentito, anch’egli sa del clima incandescente dentro l’edificio occupato, della guerra fra bande per gli alloggi, del racket.

L’uomo, poi, avrebbe avuto mesi addietro anche un forte alterco con un rumeno, circostanza che potrebbe essere uno dei moventi dietro al rapimento della sua bambina. Ieri, i carabinieri e la direzione distrettuale antimafia, titolare del fascicolo per sequestro di persona a scopo di estorsione, ha autorizzato la diffusione dei video delle due telecamere private che inquadrano il cancello dell’Astor, sul lato di via Boccherini.

Le immagini riprendono il momento in cui, alle 15.01 di sabato, un gruppetto di bambini, tra cui Kata e il fratello maggiore di otto anni, esce dal cancello. La bimba accompagna il gruppetto per qualche metro, poi tutti si fermano, il fratello - che sta andando a un campetto per giocare a pallone - parla con lei, convincendola probabilmente a tornare indietro, come in effetti avviene.

Dal momento in cui Kata rientra nel cancello, non c’è più un’immagine che la inquadra fuori dall’edificio. Due testimonianze, dicono che un adulto l’ha presa nel cortile, portandola via con la forza. L’uscita dal complesso dell’Astor, però, non sarebbe avvenuto dal cancello (altrimenti le telecamere avrebbero ripreso anche questo) ma probabilmente da un passaggio interno, che dà sui cortili di via Boccherini perlustrati ieri. Qui, il rapitore - o i rapitori - potrebbero aver avuto un appoggio in cui nascondere Kata. In un palazzo vicino abitano infatti dei peruviani vicini alla famiglia “rivale“ degli Alvarez-Chicclo. L’indagine va avanti. Ma dopo cinque giorni, l’ansia per Kata sale.

Stefano Brogioni