ERIKA PONTINI
Cronaca

Bambina scomparsa, la mamma: “Volevano prendersi la nostra camera”. Ipotesi ritorsione?

Firenze, le indagini sono a 360 gradi. Parla Katherine Alvarez, che vive con la figlia all’interno dell’ex hotel insieme a senzatetto e disperati

Firenze, 11 giugno 2023 – «Ero al lavoro in centro, dove faccio le pulizie e avevo affidato Kata a mio fratello. Quando sono uscita mi sono fermata prima a fare la spesa (i carabinieri hanno acquisito uno scontrino con quell’orario, ndr) e poi sono tornata a casa, all’hotel. Saranno state le 15.30-15.40. Sono entrata in camera e ho visto che la bambina non c’era allora sono andata al piano di sopra dove vive mio fratello. Mi ha detto che stava giocando con un’altra bambina lì accanto. Ma quando sono arrivata la mamma dell’amichetta mi ha riferito che le bimbe avevano litigato e Kata se ne era andata via».

La camera di Kata, la bimba scomparsa

Eccolo il racconto dall’ospedale di Santa Maria Nuova dove Katherine Alvarez, 26 anni, peruviana, è stata portata con un’ambulanza della Misericordia dopo un malore, durante le ricerche disperata della figlia di cinque anni.

Gli iniziali accertamenti hanno escluso complicazioni sanitarie importanti e la donna ha detto di voler subito ritornare in via Maragliano. Con lei la presidente della Toscana dell’Associazione Penelope, Emanuela Zuccagnoli e l’avvocato Daica Rometta che ha assunto l’assistenza legale della giovane mamma.

«Sì, lo so che Kata è stata vista affacciarsi all’uscita dello stabile ma poi è rientrata ed anche se è vero che c’è una seconda uscita laterale la bambina non ci sarebbe mai andata da sola perchè sa che vive un uomo su quel lato e avrebbe avuto paura. E’ possibile che sia uscita da lì solo se fosse stata con qualcuno», racconta ancora la donna.

Ma chi? Katherine non azzarda ipotesi. «Mio marito, prima di finire in carcere aveva avuto una discussione con un gruppo di rumeni che non abitano all’interno dell’hotel. Poi più niente. Dieci giorni fa però c’è stato quel fatto, sì, quello sfociato poi in una rissa. C’è una famiglia che voleva mandarci via dalla nostra stanza, che voleva occuparla, ci siamo barricati dentro e un uomo, ubriaco, è volato dalla finestra. Hanno provato a dare la colpa a mio fratello ma lui non c’entra niente, non ha fatto niente. Spero che questa storia non c’entri niente con la scomparsa, ma...».