PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Bambina scomparsa, 27 giorni senza Kata. Video e misteri, sentite 70 persone

Firenze, continuano le ricerche della piccola sparita dall’ex hotel Astor il 10 giugno. Sotto i riflettori i filmati del furgone bianco a caccia delle possibili via di fuga

Firenze, 7 luglio 2023 – Le piste al vaglio degli inquirenti sono molte, ma per il momento nessuna ha portato a una svolta. Al ventisettesimo giorno dalla sparizione della piccola Kata, la bambina scomparsa dall’ex hotel Astor il 10 giugno, gli indizi sul tavolo dei pm si mischiano tra loro, disinnescano ipotesi e fanno da detonatore per altre.

I genitori di Kataleya, due giorni fa, sono stati chiamati dai carabinieri negli uffici del Comando provinciale per visionare insieme ai militari i video tratti da alcune telecamere di sorveglianza installate in città.

Kata è scomparsa dallo scorso sabato 10 giugno
Kata è scomparsa dallo scorso sabato 10 giugno

La lente della procura sta passando al setaccio le immagini raccolte dalle circa 1.500 telecamere pubbliche di videosorveglianza a Firenze e una selezione di filmati è stata mostrata ai genitori.

In parallelo, sempre i carabinieri, continuano a scavare a fondo nel sottobosco di illegalità dell’ex albergo. Finora sarebbero state sentite quasi 70 persone come ‘informate sui fatti’, mentre dalla ragnatela di videocamere della città a destare più interesse sarebbe un filmato che riprende un furgone che lascia via Monteverdi, sul retro dell’Astor, quando forse Kata è già in mano ai suoi rapitori.

A mancare, infatti, è anche una traccia di come e quando la bambina peruviana sia stata portata via dall’albergo di via Maragliano, forse in una forbice di una mezz’ora scarsa, tra l’ultima sua immagine dentro il perimetro dell’immobile (alle 15.13) e il rientro di sua mamma Katherine, intorno alle 15.45.

In questo lasso di tempo, la telecamera di una ditta che confina con il cortile dell’Astor ha registrato un rumore, come qualcosa che cade dall’alto.

Poi un furgone bianco parte, assieme a un ciclomotore, verso l’uscita posta al termine di un vialetto che sbuca in via Monteverdi. La ditta e i suoi titolari sono stati perquisiti, come persone non indagate, e non è stato trovato nulla che possa ricondurre a Kata.

Potrebbero essere anche solo coincidenze, ma la pista del furgone resta una delle ipotesi in campo. Come restano da verificare certe visite, nei giorni precedenti al rapimento, di persone che cercavano lo zio, Abel, all’Astor.

Il pm Luca Tescaroli e Christine Von Borries indagano anche con un fascicolo aperto per sequestro di persona a fini di estorsione. Ma nessuna richiesta di riscatto risulta arrivata alla famiglia.

Sul versante politico, intanto, la Lega chiede chiarimenti dopo la notizia, riportata da "Zona Bianca", secondo cui molti degli ex occupanti si sarebbero spostati in un altro palazzo a pochi chilometri di distanza dall’Astor. "È vero che alcuni ex occupanti dell’hotel Astor ora vivrebbero abusivamente in un immobile di via Bronzino 44 a Firenze? Il Comune tace o sa qualcosa di questo ‘trasloco’?", ha dichiarato il capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Federico Bussolin.