Firenze, 20 giugno 2023 - L’Astor ai raggi X, ma neanche la seconda giornata di maxi ispezione nell’albergo appena sgomberato ha portato tracce evidenti di Kata o di chi l’avrebbe rapita. Inizia il decimo giorno senza la bambina scomparsa sabato 10 giugno e la procura si cuce la bocca: silenzio stampa fino a nuovo ordine. C’è un’impennata negli accertamenti? Di sicuro, dal giorno della denuncia, nessuno si è fermato un attimo. Anche se finora, nessun elemento veramente forte sembra poter indirizzare le indagini nella direzione giusta. La nuova perlustrazione dell’hotel si è conclusa anch’essa senza esito. Certo, non tutto è negativo, visto che resta accesa la speranza che Kata sia stata portata via da qualcuno e quindi ancora viva.
Modernissime apparecchiature usate dai Gis dei carabinieri, assieme al Ros e alla Sis, hanno escluso, stavolta con certezza “scientifica“, che la bambina non sia dentro l’immobile. Intercapedini, cavedi, sottotetti, botole. Anche i tombini dei pozzi neri sono stati svuotati dagli spurghi, per poter infilare la sonda pure lì. Le operazioni s i concludono, nel tardo pomeriggio dei fabbri entrano dentro l’albergo, si sente suono di martelli e trapani, probabilmente stanno sigillando ogni ingresso. Almeno temporaneamente. Oggi, però, è previsto un nuovo sopralluogo. Il pm Christine Von Borries ha autorizzato il consulente dei genitori, l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano. Assieme agli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni, perlustreranno anche loro l’albergo che è stata la casa di Kata.
Intanto, la procura continua a sentire persone vicine alla famiglia. Ieri mattina è stato sentito il padre di Kata, Miguel Angel Romero Chicclo, che si è presentato spontaneamente in procura. Più tardi, è stata sentita la zia materna della bambina.