Firenze, 11 giugno 2023 – Una notte di angoscia e di ricerche ma della piccola Kataleya, 5 anni, all’alba di oggi non c’è ancora nessuna traccia. La bambina di origine peruviana è scomparsa da ieri pomeriggio a Firenze.
La piccola vive con la madre e un fratellino nell'ex Hotel Astor, al momento occupato da diverse famiglie peruviane e dell'Est Europa. Secondo una donna romena ci vivono numerosi bambini oltre agli adulti.
A scoprire l’assenza della figlia è stata la stessa madre una volta rientrata dal lavoro. Le ricerche della piccola, che al momento della scomparsa indossava una polo bianca e pantaloni viola, si sono concentrate nell'area di Novoli.
"È impossibile che si sia persa da sola, qualcuno l'ha presa e l'ha portata via. Io ho detto ai carabinieri chi può essere”, ha detto Katherine Alvarez, mamma della bambina, intervistata dal Tg1. Al giornalista che le chiedeva cosa direbbe a queste persone, la donna ha risposto: “Che la riportino la bambina, che non se la devono prendere con lei. Questi problemi sono dei grandi, non dei bambini”.
I cani molecolari
I militari hanno più volte controllato lo stabile e le vie d'intorno, anche con l'aiuto di due unità cinofile, una della Vab e l'altra dell'Arma fatta arrivare appositamente da Milano. Anche un cane specializzato nella ricerca di tracce ematiche e resti umani è stato impegnato nella ricerca. Il cane, seguito dall'istruttore e alcuni carabinieri, è stato fatto entrare nell'ex hotel occupato dove la piccola abita con la madre e un fratello, insieme a decine di famiglie straniere. Ne è uscito intorno alle 17 e a breve potrebbe seguire una nuova ricerca.
E’ stato anche ispezionato un altro palazzo vicino, seguendo il fiuto di uno dei due animali. Gli esiti sono stati negativi. Sono stati attivati, si spiega, anche i vigili del fuoco di Firenze che hanno perlustrato l'argine del vicino fiume Mugnone, con esito negativo. Tre i reparti dei carabinieri che procedono nelle indagini e nelle ricerche: i militari della stazione Santa Maria Novella, il nucleo operativo e quello investigativo.
Cosa si vede dalle telecamere
Dalle immagini registrate dalle telecamere della zona, si vedrebbe la bambina uscire da un cortile del palazzo e poi rientrarvi. Il palazzo avrebbe però almeno un'altra uscita.
Litigio con alcuni bimbi
Da quanto appreso da persone vicina alla bimba, ieri prima di sparire Cataleya era nel palazzo dove vive mentre la madre era al lavoro. Quando la donna è rientrata non ha trovato la piccola. Sembra che poco prima di scomparire la bambina avesse avuto un bisticcio con altri bambini.
La disperazione della mamma: “Aiutateci a ritrovarla”
Per tutta la notte ha seguito le ricerche dei carabinieri per trovare la sua bambina poi ha iniziato a girare per il quartiere chiamando ad alta voce il nome della sua piccola. É disperata la giovane mamma di Cataleya. Ad accompagnare la donna due giovani amiche, e il richiamo materno si unisce a pianto e disperazione per la bambina che non si trova. La madre per la disperazione e lo sconforto ha avuto un malore, sul posto è arrivata un’ambulanza.
La descrizione della bimba
Il suo nome per esteso è Kataleya Mia Alvarez Chicllo, detta Kata. Ha 5 anni e vive con la mamma e un e un fratellino di 7 anni nell’ex hotel Astor dove abitano altre decine di persone che hanno occupato la struttura nel settembre scorso
La bimba al momento della scomparsa indossava una t-shirt bianca e un paio di pantaloni viola e scarpe nere. Ha occhi e capelli castani ed è alta 115 centimetri
La madre di Kataleya si chiama Katherine Alvarez e lavora come dipendente in un supermercato Carrefour del centro.
Le ricerche
Nella serata di ieri le ricerche con l'ausilio delle unità cinofile si sono concentrate in palazzi occupati vicino alla zona della scomparsa della minore, lungo il fiume Mugnone ed all'interno del Parco delle Cascine. I pompieri hanno attivato un team con l'autoscala per procedere anche sul tetto dell'edificio, alto fino a tre piani. Secondo quanto appreso sono stati anche aperti locali che erano sbarrati. All'esterno, dalla strada, si sentono i rumori dei martelletti con cui evidentemente si effettuano microdemolizioni per entrare in alcune stanze. Sul tetto è stato aperto anche un grande impianto di condizionamento dell'aria. Dall'alto si accede a locali non altrimenti accessibili. Ricerche anche nei seminterrati, che i residenti raccontano essere noti, al tempo dell'albergo, per la loro ramificazione.
Le ricerche proseguiranno “anche con l'impiego di personale del volontariato attivato dagli uffici della Protezione civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla prefettura alla termine della riunione della cabina di regia convocata dalla prefettura alle 15,30 di oggi. “La finalità dell'incontro - si spiega - è stata quella di fare un punto aggiornato di situazione e verificare se vi fosse bisogno di altro rispetto a quanto già messo in campo”. Le ricerche, si spiega, “fino ad ora si sono svolte all'interno dell'immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l'impiego di cani molecolari”. Ancora “il consesso è permanentemente operativo per monitorare le attività di ricerca”.
“Escludiamo che sia nell’ex hotel”
“Ci stanno chiamando persone da varie località intorno a Firenze che segnalano la bambina. Stiamo facendo le verifiche su queste segnalazioni”.
Sono le parole del Generale di Brigata Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dell’Arma, sulle indagini riguardanti la scomparsa della piccola Kata.
Escludiamo che sia nell’ex hotel. Noi speriamo che sia con un adulto e che in questo momento se ne prenda cura”. Il generale conferma che sono diverse le telefonate che arrivano ai carabinieri di Firenze e che segnalano la piccola “in alcune zone intorno a Firenze. Noi verifichiamo tutte queste segnalazioni”.
Kata è uscita o no dall’ex hotel? Le telecamere e le indagini
Al setaccio anche le telecamere del Comune che sono piazzate proprio di fronte alla struttura e che inquadrano sempre la porta principale. I filmati vengono rivisti secondo per secondo ma al momento sembra escluso che la piccola sia uscita dalla porta principale. La porta sul retro non ha invece telecamere e dunque la piccola Kata, da sola o con qualcuno, potrebbe essere uscita proprio da lì.
La storia dell’ex Astor
Dietro l’ennesimo episodio di cronaca c’è la storia nera di un’occupazione che dura da quasi due anni. E’ settembre 2022 quando lo stabile abbandonato (l’albergo chiuse i battenti nel 2020) viene invaso da disperati e senza casa: prevalentemente si tratta di peruviani, qualche ecuadoriano e rumeni che coabitano in condizioni precarie e difficilissime. Attualmente ci sono una cinquantina di persone all’interno ma il numero è stato sempre variabile tra le 30 e le 70 persone, a seconda dei momenti.
La telefonata
E si indaga su una telefonata che avrebbe ricevuto l’amica della mamma. Una voce in spagnolo avrebbe detto: “Ho io la bambina”.
Le parole del cardinale
"Con il passare delle ore siamo sempre più preoccupati per la scomparsa da casa della piccola Kataleya, la affidiamo alla protezione del Signore, preghiamo e rivolgiamo un invito alla preghiera a tutte le comunità, con la speranza che possa tornare presto dalla sua mamma e dal fratellino. La Madonna sostenga e conforti in questo momento di angoscia la mamma della bambina e tutti i suoi cari. Un pensiero di gratitudine va a tutte le forze dell'ordine e a tutti coloro che senza sosta si stanno adoperando nelle ricerche della bimba e ci uniamo all'appello perché chiunque l'abbia vista o abbia notizie le comunichi subito". Così il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.