MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Due bambine ad Auschwitz, incontro a Firenze con le sorelle sopravvissute alla Shoah

L’Ateneo fiorentino consegna in Aula Magna la medaglia del Centenario alle sorelle Andra e Tatiana Bucci

Andra e Tatiana Bucci

Andra e Tatiana Bucci

Firenze, 23 gennaio 2025 - Due bambine ad Auschwitz. Andra e Tatiana Bucci, due sorelle che vissero gli orrori del l’Olocausto sulla loro pelle. Avevano solo 4 e 6 anni quando vennero portate nel campo di sterminio. Riuscirono a sopravvivere perché, scambiate per gemelle, vennero tenute in vita per essere utilizzate come cavie per gli esperimenti di Mengele. "Era la sera del 28 marzo 1944, eravamo già a letto quando la mamma ci svegliò e ci vestì in fretta – racconta Tatiana -. Fummo portati con una camionetta nei sobborghi di Fiume, insieme a tanti altri ebrei arrestati. Il giorno ci portarono alla stazione di Trieste dove, ancora oggi, c’è un binario sotterraneo, in modo che nessuno poteva vedere partire i convogli. Sul treno la mamma ci teneva strette a sé, ricordo di non aver mai pianto". "Quando si aprirono le porte del vagone ricordo una grandissima confusione – continua Andra – era buio, ognuno cercava i propri cari, i cani abbaiavano. Ci divisero in due file. Noi, dopo qualche chilometro a piedi, arrivammo in un caseggiato dove ci spogliarono completamente. Eravamo tutte donne, ricordo che istintivamente cercavamo di coprirci. Dopo averci lavate, rasato i capelli, ci diedero degli abiti nuovi, nel senso non nostri, per poi tatuarci il numero seriale. Il mio era 76483". In occasione della Giorno della Memoria, oggi alle 16.30 nell’Aula Magna dell’Università di Firenze di piazza San Marco verrà consegnata la medaglia del centenario dell’Ateneo alle sorelle Andra e Tatiana, italiane di origine ebraica, deportate da Fiume nel campo di Birkenau all’età di 4 e 6 anni. Ad aprire la cerimonia, realizzata in collaborazione con Regione Toscana, sarà la rettrice Alessandra Petrucci, che consegnerà la medaglia alle due sorelle. All’evento parteciperà Alessandra Nardini, assessora della Regione Toscana a Istruzione, Università e Cultura della Memoria. La cerimonia prevede l’intervento di Luca Bravi, ricercatore in Storia della pedagogia e dell'educazione presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia e membro del comitato di coordinamento del Memoriale delle Deportazioni. Seguiranno le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci. L’ingresso è libero. “La storia di Andra e Tatiana Bucci rispecchia quello che fu l’orrore delle deportazioni in Italia – sottolinea la rettrice Alessandra Petrucci - Le loro parole evocano la tragedia che si consumò nei campi di concentramento, affinché non sia mai dimenticata. È la testimonianza di chi, bambino, è sopravvissuto e ora dà voce a chi invece dai lager non è più tornato. Ma è anche il racconto della vita ‘dopo’, della difficoltà a riconciliarsi con la normalità e della volontà di mantenere vivo il ricordo, per diventare insegnamento per le giovani generazioni. Siamo loro grate di aver voluto condividere tutto questo anche con la comunità universitaria fiorentina”. “L’instancabile opera di testimonianza di Andra e Tatiana Bucci rivolta soprattutto alle giovani generazioni – dichiara l’assessora regionale Alessandra Nardini - ha un valore immenso. Niente può avere lo stesso impatto emotivo sulle studentesse e gli studenti ed essere più potente del racconto di chi ha vissuto sulla propria pelle l'abisso più profondo dell'umanità. Quest'anno celebriamo l'80esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, mentre assistiamo a pericolosi rigurgiti nazifascisti che non vanno sottovalutati. Difendere la Memoria dai tentativi di negazionismo e revisionismo, diffonderla e attualizzarla è un preciso dovere delle istituzioni, della scuola e dell’Università. Ecco perché il riconoscimento alle sorelle Bucci di un Ateneo così importante per il sistema dell'Università e della ricerca, come l’Università di Firenze, è un atto significativo, un ringraziamento a chi ci ha fatto conoscere l'orrore della Shoah e di tutte le deportazioni nazifasciste, un impegno concreto di Memoria e di pace di cui oggi più che mai abbiamo bisogno”.