
di Sandra Nistri
Un rendiconto decisamente ‘in salute’ il bilancio al 31 dicembre scorso del Banco Fiorentino – Mugello – Impruneta - Signa presentato ieri mattina nella sede centrale della banca di credito cooperativo a Calenzano. Un dato su tutti è particolarmente eloquente: l’esercizio si è chiuso infatti con un utile netto di 26,205 milioni di euro, più della metà dell’utile totale, oltre 40 milioni di euro netti, dell’intero gruppo in Toscana:
"Gli indici – ha sottolineato infatti il presidente Paolo Raffini – sono tutti positivi, frutto del buon lavoro fatto negli ultimi sei anni, dopo le fusioni delle banche del Mugello di Impruneta e Signa. Questo è fonte di grande soddisfazione per noi: i nostri soci e clienti sanno di poter contare su una banca sana e solida, che può essere motore della crescita economica dei nostri territori". Attualmente la banca copre un territorio di 56 comuni di competenza, distribuiti su 8 province con 29 sportelli attivi, 210 dipendenti e 41 Atm.
Nel bilancio approvato dal Consiglio di amministrazione del Banco Fiorentino spiccano anche altre ‘cifre’ illustrate ieri dal direttore generale Davide Menetti: una raccolta totale da clientela pari a 1.738,7 milioni di euro e impieghi a famiglie e imprese per un totale di 855,1 milioni di euro netti.
Nel risultato d’esercizio emerge anche il dato relativo agli indici di qualità del credito, tra i quali la copertura dei crediti deteriorati, passata da 51,91% del 2016, al 62% del 2018, al 65,65% del 2019, dell’82,13% del 2020 fino ad arrivare al 87,81% del 2021. Interessanti i numeri legati al rapporto tra le masse di denaro che la banca raccoglie dalla clientela e quelle che impiega finanziando imprese e privati, pari a 67,41%. Risultati che – hanno ribadito i vertici della banca – "confermano la solidità patrimoniale del Banco Fiorentino e la consistente attività di derisking operata in continuità con gli esercizi precedenti, a maggior ragione in una fase di grande incertezza per gli effetti e gli impatti della pandemia". Proprio nel periodo più duro dell’emergenza sanitaria il Banco Fiorentino ha voluto ribadire il suo radicamento sul territorio di competenza: "Durante la pandemia – ha sottolineato Raffini – abbiamo sempre tenuto aperti i nostri sportelli per dare un servizio ai nostri clienti in un momento particolarmente difficile. La banca anche nel 2021 ha saputo garantire un importante sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese del territorio, svolgendo un ruolo significativo nella promozione del tessuto locale in ambito sociale ed economico".
Proprio in questa chiave il Banco Fiorentino ha inoltre sostenuto numerosissime iniziative sociali, culturali, sportive, di volontariato e di promozione della cooperazione riversando oltre 300mila euro a sostegno delle iniziative ritenute meritevoli: in questo ambito una attenzione particolare è stato riservato a realtà con radici cristiane come parrocchie e Misericordie. Per la parrocchia di riferimento della sede del Banco a Calenzano, quella di Sommaia, l’istituto di credito, ha ad esempio contributo al restauro dell’altare.