REDAZIONE FIRENZE

Bar devastato dai ladri "E’ la quarta volta Non ne possiamo più"

Le telecamere hanno ripreso la razzia. "Erano a viso scoperto". Nel mirino anche gli effetti personali dei dipendenti del locale.

Bar devastato dai ladri "E’ la quarta volta Non ne possiamo più"

Sono entrati a viso scoperto, con un berrettino appena appoggiato sulla testa; poi hanno scassinato la serrature della porta d’ingresso e sono fuggiti con i computer del locale, casse di vino e le monete del fondo cassa. Ma prima hanno messo a soqquadro e devastato il locale. E’ la quarta volta che il Bar Melody di via Baccio da Montelupo, un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere dell’Isolotto, riceve la visita dei ladri in meno di un anno.

"Non possiamo più vivere così, lavorare dalla mattina alla sera per farsi distruggere tutto. Noi siamo davvero demoralizzati mentre loro sono così tranquilli che si permettono di agire a viso scoperto", dice Natasha Polask che insieme alla madre lavora all’interno dell’attività.

Secondo quanto ricostruito grazie alle immagini del sistema di video sorveglianza, i malviventi sono entrati intorno alle 20.30, poco dopo la chiusura. Una volta dentro, hanno messo completamente a soqquadro il laboratorio e lo spazio adibito alla vendita. Scaffali aperti, farina scaraventata a terra, recipienti ovunque. I malviventi, secondo quanto raccontato, avrebbero persino aperto gli armadietti portando via, oltre al pc, alle casse di vino e al fondo cassa, gli effetti personali dei dipendenti.

"E’ stato uno choc vedere il nostro locale ridotto così, questa per noi è come casa", prosegue Natasha. A rendersi conto dell’accaduto è stato uno dei dipendenti, intorno alle 5 del mattino. Quando è arrivato ha trovato tutto sottosopra, il bar era irriconoscibile. Subito dopo si è precipitata sul posto la polizia. Per il Bar Melody non si tratta di un episodio isolato. "Noi nemmeno un anno fa siamo stati vittima per ben tre volte della banda del tombino – riprende -, ora di due uomini che hanno agito a viso scoperto, senza nessun tipo di paura. Non è vita questa perché aldilà di quello che ci hanno portato via, c’è un danno morale e di tempo perso. Sui nostri pc avevamo tutto: contratti, ordini, etc. Per non parlare dei costi di riparazione che dovremo sostenere".

Natasha però non è affatto sorpresa: "In questa zona - conclude - servirebbero più controlli delle forze dell’ordine; soprattutto dopo una certa ora c’è da avere paura, non gira bella gente".

Rossella Conte