Firenze, 23 settembre 2024 – Se esistesse il guinness dei primati di spaccate e furti subiti, il bar Melody di via Baccio da Montelupo avrebbe sicuramente un posto in vista. Ma quella che si consuma ogni notte quando un commerciante tira giù il bandone, è sì una gara, ma per la sopravvivenza della propria attività.
E in questa pasticceria sanno bene cosa significa: dopo aver constatato che per l’undicesima volta qualcuno - neanche troppo ignoto, visto che è stato puntualmente e nitidamente ripreso dalle telecamere del negozio - nella notte precedente aveva saccheggiato il bar, si sono sfogati sul profilo Facebook dell’attività. “Avete chiamato i carabinieri? Ma ce l’hanno con voi? Avete preso provvedimenti? La risposta a tutto è no perché siamo stanchi, stanchi di non essere tutelati, stanhi di essere alla mercé di tutti, stanchi di lavorare onestamente ed essere sempre gli ultimi della fila”.
Delle disavventure del bar Melody, le nostre cronache si sono occupate spesso, purtroppo. Ma nonostante il passare dei mesi, la situazione è sempre la stessa. Basta un grosso sasso, un tombino, un bastone, o un po’ di “arte“ nel forzare le serrature, e quel qualcuno s’infila dentro. Oltre al danno, sgraffigna quel che può.
Qualche soldo dalla cassa, dove ormai non viene lasciato praticamente nulla, e qualcos’altro dall’esposizione. Forse, anche se via Baccio da Montelupo non è in centro - ma comunque vicina, anche grazie alla non lontana fermata della tramvia - anche qui arriva quella “delinquenza tossica” che rompe e spacca senza particolare mestiere, ma solo per cercare denaro o qualcosa di valore da barattare in cambio di una dose.
Un fenomeno analogo è quello che si verifica sovente, nel quartiere Isolotto–Legnaia e nella vicina Scandicci, anche nei parcheggi scambiatori della tramvia, dove i balordi approfittano dell’auto lasciate lì prima di prendere Sirio per andare in centro, per rompere i finestrini e fare razzia di ciò che viene lasciato a bordo.
ste.bro.