Barista va in magazzino e sviene Il titolare la cerca e perde i sensi

Allarme in un locale di piazza Mino: salvati solo grazie all’immediato intervento di un’altra persona.

Barista va in magazzino e sviene  Il titolare la cerca e perde i sensi

Barista va in magazzino e sviene Il titolare la cerca e perde i sensi

Svengono nel magazzino e finiscono in ospedale per aver respirato un’esalazione inodore e incolore, ma tossica, proveniente da una bombola di anidride carbonica. E’ accaduto ieri pomeriggio a Fiesole: al centralissimo Café Deja Vu di piazza Mino si è rischiata la tragedia. A sentirsi male sono stati in due: il titolare del locale Guido Baione (foto) e una sua dipendente, che l’uomo era andato a cercare non vedendola risalire in sala, dopo che era scesa nel magazzino. Pochi passi sulle scale per raggiungere il vano interrato e anche Baione ha iniziato a sentirsi male. Prima di perdere i sensi ha fatto però in tempo ad allertare una terza persona, che ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Firenze, che hanno messo in sicurezza la zona con i carabinieri mentre i vigili di Fiesole regolavano la circolazione che è comunque sempre rimasta aperta. Baione e la collega sono stati trovati svenuti sul pavimento, portati all’esterno hanno subito ripreso conoscenza. Tuttavia è stato disposto il trasporto in ospedale per accertamenti.

I primi accertamenti dei vigili del fuoco hanno escluso che i malori siano stati causati da una fuga di gas metano. E’ intervenuto anche con il Nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico, radiologico) effettuando la verifica strumentale dei locali e la messa in sicurezza. Non avendo rilevato presenza di monossido di carbonio, l’attenzione si è spostata sui fusti della birra che si trovavano nel magazzino dove era stata sostituita la bombola di anidride carbonica: sarebbe stata questa a sprigionare le esalazioni che hanno causato gli svenimenti.

Daniela Giovannetti