di Antonio Passanese
A poco meno di dieci giorni dal suono della prima campanella, i genitori di Alessio (nome di fantasia), 7 anni, affetto da una grave disabilità, ancora non sanno se il loro bimbo potrà frequentare la prima elementare. Perché la scuola alla quale è iscritto, l’Agnesi di via Maffia in Oltrarno, non è un plesso adatto ai portatori di handicap. Manca un montacarichi per far sì che il ragazzino raggiunga la classe, l’ascensore, che per fortuna è stato rimesso a posto, fino allo scorso anno funzionava a giorni alterni, e poi manca anche una pedana che permetta ad Alessio di oltrepassare quei gradini che danno sull’ingresso. "Da due anni la scuola sapeva che quest’anno mio figlio avrebbe frequentato la prima elementare, possibile che si sia aspettato l’inizio di settembre per fare i lavori?", si chiede Sabrina, la mamma, che nei giorni scorsi ha presentato un esposto ai carabinieri per denunciare "la violazione di un diritto costituzionale".
Fino allo scorso anno scolastico il bimbo era iscritto alla materna ma il 15 settembre dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) passare alla primaria: "Allo stato attuale non sappiamo cosa accadrà. Ho scritto anche una serie di mail e di pec ma non ho ricevuto alcuna risposta. La Agnesi è ancora piena di barriere architettoniche – racconta la donna – e poi essendo un edificio antico le aule di laboratorio sono disposte ai piani ammezzati, raggiungibili solo attraverso le scale". Per far accedere Alessio alla scuola, ai genitori è stato proposto di entrare da un ingresso secondario, quello della mensa, ma Sabrina e il marito si sono opposti, "sia per una questione igienica, dato che lì i bambini ci mangiano, ma anche perché poco inclusivo. Perché mio figlio non deve avere gli stessi diritti degli altri?". Ecco il motivo che ha convinto la mamma a rivolgersi alla magistratura attarverso l’Arma. "Vorrei cercare di smuovere qualcosa e sapere se è tutto lecito. Ho parlato col Comune e ho trovato molta disponibilità ma a oggi non so cosa accadrà il 15 settembre".
Intanto ieri pomeriggio c’è stato un sopralluogo nella scuola di via Maffia. E dalla Direzione Servizi Tecnici fanno sapere che i tecnici di Palazzo Vecchio sono al lavoro, come programmato, per garantire l’accesso del bambino all’istituto e che è iniziato il percorso che porterà alla realizzazione della rampa. L’obiettivo è che venga realizzata per l’inizio dell’anno scolastico, per questo i lavori saranno accelerati. Gli uffici della Direzione Servizi tecnici sono già entrati in contatto con la mamma del bambino. A far ritardare il cantiere, come accaduto anche in molti casi nel comparto edile, è stata la carenza di materiali dovuta soprattutto alla guerra in Ucraina. Ma la situazione ora sembra abbia preso la piega giusta e stando a quanto promesso dal Comune, Alessio tra nove giorni dovrebbe poter frequentare la prima elementare.