"Basta, Piombino merita rispetto". E’ scontro fra Giani e Federacciai

Il governatore: "Gli accordi di programma prevedono impianti per il doppio sviluppo nelle aree demaniali"

"Basta, Piombino merita rispetto". E’ scontro fra Giani e Federacciai

Il governatore toscano Eugenio Giani e il presidente di Federacciai Antonio Gozzi

PIOMBINO (Livorno)

Il mercato italiano dei coils (i rotoli di lamiera usati per tutte le lavorazioni) ha un deficit di 6milioni e mezzo di tonnellate che vengono importate dall’estero. Eppure il presidente di Federacciai Antonio Gozzi afferma una nuova acciaieria a Piombino da 2milioni e mezzo di tonnellate (il progetto Metinvest), potrebbe cerare problemi.

"Certe dichiarazioni mi fanno temere vi possa essere anche una volontà di tenere fuori Piombino dalla pianificazione nazionale dell’acciaio". A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando le parole del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, secondo il quale il progetto di reindustrializzazione di Piombino sarebbe sovradimensionato rispetto alle esigenze di mercato. "Ritengo inaccettabili le dichiarazioni del presidente Gozzi di opporsi al nuovo sviluppo di Piombino", aggiunge Giani. Il governatore ricorda che "la città ha fatto molto per l’Italia e le scelte energetiche del Paese con il posizionamento del rigassificatore nel porto trasferendo energia all’intero sistema Italia, poiché senza i circa 5 miliardi di metri cubi di gas che annualmente vengono da Piombino, il nostro sistema energetico sarebbe stato fortemente penalizzato, con aumenti del costo dell’energia impensabili". Adesso, conclude il presidente della Regione Toscana, "vorremmo il rispetto degli accordi di programma che prevedono impianti per un doppio sviluppo siderurgico nella aree demaniali: da una parte le rotaie di Jsw, dall’altro la produzione più ampia con Metinvest".

Sulla stessa linea il sindaco di Piombino Francesco Ferrari: "Le parole di Gozzi sono gravi e del tutto fuori luogo: mi allineo totalmente ai sindacati che in queste ore si sono esposti definendole vergognose. Tanto più che le affermazioni del presidente di Federacciai adombrano piuttosto l’esistenza di un qualche interesse privato nel danneggiare il progetto di rilancio siderurgico di Piombino: in questo momento, tuttavia, non c’è alcuno spazio per questo genere di ingerenze. L’Italia, e Gozzi dovrebbe ben saperlo, è ben lontana dall’essere autonoma nella produzione dell’acciaio, e l’interesse nazionale e quello dell’area di Piombino, che auspica un reale rilancio economico in piena armonia con l’ambiente, sono più determinanti".

Sulla vicenda intrervengono anche iI parlamentari del Pd eletti in Toscana che ritengono "necessaria la convocazione del presidente di Federacciai, Gozzi, presso la Commissione Attività Produttive della Camera, a seguito delle sue dichiarazioni gravemente ostili alla reindustrializzazione di Piombino. Non è accettabile che Gozzi, proprietario di un’azienda concorrente di Metinvest-Danieli, influenzi il piano dell’acciaio nazionale". "Chiediamo che il Governo prenda una posizione chiara e tempestiva su questo tema cruciale", concludono in una nota i parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Christian Di Sanzo, Arturo Scotto, Dario Parrini, Silvio Franceschelli, Ylenia Zambito.

Maila Papi