Firenze, blitz di Ultima Generazione di fronte al Battistero: cinque denunciati

Attivisti si tingono di rosso di fronte a uno dei simboli di Firenze. Nessun danno. Episodio simile a marzo

Firenze, 3 luglio 2023 – Attivisti di Ultima Generazione si sono cosparsi il corpo di salsa di pomodoro di fronte al Battistero di Firenze, srotolando poi uno striscione con scritto “Non paghiamo il fossile”. Alla fine sono cinque le persone denunciate. E’ accaduto nella mattina di lunedì 3 luglio. Il gruppo non ha imbrattato direttamente il Battistero in piazza del Duomo ma sostanza rossa è caduta sulla pavimentazione esterna.

Uno degli attivisti
Uno degli attivisti

E’ questo un nuovo blitz dopo quello di marzo, quando venne imbrattato il muro di Palazzo Vecchio con intervento diretto del sindaco Dario Nardella che bloccò lui stesso gli attivisti. 

Nel caso del Battistero è intervenuta in pochissimi minuti la Polizia Municipale. Cinque gli attivisti: quattro di loro sono stati subito condotti al comando di via delle Terme. L’ultimo è rimasto seduto e si è disteso anche davanti al Battistero. È stato quindi trascinato via dai vigili “mentre effettuava resistenza passiva nonviolenta”. 

Subito intervenuta anche l’Opera del Duomo, che sovrintende agli importanti monumenti conosciuti in tutto il mondo. Il personale afferma che per l’odore la sostanza sparsa sembra salsa di pomodoro. Tanti i turisti che a quell’ora già affollavano piazza del Duomo e che si sono fermati per guardare costa stava accadendo. 

I tecnici restauratori dell’Opera del Duomo confermano che non ci sono danni alla porta del Paradiso e per questo motivo non sarà fatta denuncia

La vicenda dell’imbrattamento di marzo a Palazzo Vecchio finì su tutti i giornali del mondo e che portò alla ribalta una volta di più le incursioni di Ultima Generazione, messe in atto in diverse città d’arte.

“La nostra vernice è lavabile”, hanno sempre detto gli attivisti. Ma per toglierla dai muri di Palazzo Vecchio servirono migliaia di litri d’acqua e alcune migliaia di euro. Ultima Generazione, attraverso i canali social, ha subito pubblicizzato l’atto dimostrativo al Battistero. "Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita”.

Queste le parole degli attivisti che davanti al Battistero hanno anche esposto uno striscione con la scritta “Non paghiamo il fossile” e hanno letto alcuni brani dell’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco. Cinque le persone denunciate per manifestazione non autorizzata. Una di queste è stata denunciata anche per il mancato rispetto del foglio di via: si tratta infatti di uno di coloro che avevano partecipato all’incursione di Palazzo Vecchio e che appunto era stato sanzionato con il divieto di tornare a Firenze. 

Dopo il blitz sono state avviate da Alia le operazioni di pulitura con acqua e sapone e in pochi minuti la salsa di pomodoro è stata rimossa dalle pietre della piazza. 

Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto sul nuovo blitz di Ultima Generazione: “Credo che la battaglia sull'emergenza ambientale sia una battaglia da fare tutti insieme, cittadini istituzioni e società civile. Tuttavia credo che attaccare anche solo simbolicamente, senza danni materiali a differenza di quanto accadde con Palazzo Vecchio, il patrimonio culturale sia un messaggio sbagliato”. 

“La natura e la cultura sono due sorelle, mettere in discussione una per proteggere l'altra è un messaggio che secondo me non porta consenso dei cittadini e dell'opinione pubblica - ha aggiunto il sindaco -. Rilancio l'appello ai dimostranti di Ultima generazione: mettete da parte queste forme di protesta e sicuramente ci saranno le condizioni per un dialogo costruttivo e per lavorare tutti insieme. Però non si può offendere, anche solo simbolicamente, il patrimonio culturale per mettere in luce un problema vero che è quello dell'emergenza climatica”.