
di Eva Desiderio
Cremini, gocce alla rosetta, panettoni, la famosa torta Aurora, gelatine, violette zuccherate, confetti e praline dell’Antica Pasticceria Marchesi 1824 sbarcheranno in via Tornabuoni? Pare proprio di sì, almeno stando alle voci sempre più diffuse che parlano dell’interessamento di Patrizio Bertelli, amministratore delegato del Gruppo Prada che nel marzo 2014 ha acquisito con la moglie Miuccia Prada questa dolcissima eccellenza milanese comprandone l’80% dalla Angelo Marchesi Srl.
Aveva guardato anche allo storico locale di Cova il grande manager aretino, famoso per la perfezione che mette in ogni cosa che tocca (prima su tutti la pelletteria di Prada), ma anni fa quel brand gli è stato scippato dal gruppo LVMH di Bernard Armault. Di qui la passione per Marchesi 1824 con l’acquisizione e il rilancio del marchio dal negozio storico di via Santa Maria alla Porta con gli arredi primi Novecento e le lampade Art Deco, al nuovo spazio in via Monte Napoleone, e ancora al primo piano con ristorante in Galleria sempre a Milano già luogo preferito di vip e intellettuali, poi l’apertura a Londra nel quartiere di Mayfair. Mesi fa ancora un annuncio che riguardava la Toscana, con Patrizio Bertelli che acquistava il famoso bar Principe di Forte dei Marmi, anche qui per nuovi progetti per le paste e i sandwich di Marchesi 1824.
Insomma una bellissima ’battaglia’ in nome della qualità e dell’eleganza gastronomica. Che potrebbe ampliarsi ai marron glacè del Mugello se, come anticipato giorni fa da La Nazione, Bertelli riuscirà a comprare l’attività dell’Ortofrutticola dall’azienda bergamasca Italcanditi. E dunque perché puntare anche su Firenze? Le voci raccolte parlano di quei 5 spazi vuoti e oscurati da teli neri in via Tornabuoni, tra i numeri civici 57 e 65, là dove hanno chiuso le attività Montblanc (che si è trasferito dall’altro lato della strada), e Gianfranco Lotti: 5 vetrine di sogno tra Prada Uomo e il nuovo negozio dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella.
Pare che al momento i giochi per l’apertura siano fermi per problemi di licenze e per questo tutto è ancora un po’ vago. Resta però una location di sogno che riporterebbe finalmente nella strada del lusso internazionale per eccellenza un nobile bar e un’attività elegante per consumare colazioni e spuntini nel segno di un marchio del mito come Marchesi 1824, dopo le ’dolorose’ chiusure di Doney e Giacosa.