
di Sandra Nistri
Nascerà nella frazione di Settimello, a inizio 2022 se il cronoprogramma sarà rispettato, il museo dedicato alle "biciclette dei mestieri". Chi pensasse agli odierni mezzi a due ruote, magari da corsa, sbaglierebbe però di grosso: i mezzi in mostra infatti, appartenenti alla collezione privata di Giuseppe Traversi imprenditore del commercio, stoccaggio e recupero dei rottami ferrosi, saranno quelli dai primi del ‘900 agli anni Venti e Trenta che attraversavano i paesi portandosi in ‘canna’ i propri mestieri. Si potranno così ammirare la bici del riparatore di bambole di bisquit con tutta la sua mini officina di parti di ricambio di teste, braccia e gambe o quella del parroco con tanto di altarino da campo smontabile, del sarto con valigetta piena di bottoni, fili, aghi, metri, forbici per mettere una toppa su un vestito, accorciarlo o allungarlo, quella del parrucchiere con lavabo in ceramica, lamette da barba marca Bartali, pettini e lozioni o dell’arrotino che urlava, soprattutto alle donne, che era arrivato. Ci saranno poi i mezzi a due ruote militari dei bersaglieri della Prima Guerra Mondiale o le bici rosse dei pompieri adibite al primo soccorso e provviste di naspo da srotolare in presenza di un incendio. Fra i pezzi più belli e rari un biciclo di origine francese del 1800. In mostra saranno poi biciclette da passeggio con fanali in acetilene, con freni a bacchetta, per donna, uomo, militare. Insieme alle due ruote a pedali anche le due ruote motorizzate che non superano però i 125 centimetri cubi, degli anni Cinquanta o Sessanta. Il tutto contornato da oggetti motoristici dell’epoca come occhialoni, fanalerie, copricapo, caschi, arnesi per riparazioni, auto a pedali e giocattoli rigorosamente in latta. L’idea di attrezzare un’area a spazio espositivo nasce dal progetto di ampliare la parte direzionale dei capannoni dell’azienda, in via Dante Alighieri, che sorgerà su palazzina prefabbricata in costruzione proprio in questi giorni, su due piani, attigua allo stabilimento: l’originale collezione privata sarà ospitata al piano terreno. Il via al museo dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2022, ad ingresso libero per appassionati di cose del passato ma anche per le generazioni più giovani che potranno conoscere come un tempo si solcavano le strade.