Firenze, 5 settembre 2024 – C’è chi spunta dopo una curva cieca e passa a pochi centimetri dall’auto, chi attraversa un incrocio e imbocca senza farsi troppi problemi la corsia sbagliata, chi mostra una certa flemma pur viaggiando nel senso inverso e chi non disdegna nemmeno di usare il cellulare, sempre andando in controsenso.
Il ritorno della città al lavoro ha riportato sulle strade anche ’bici selvaggia’, ovvero la circolazione quasi sistematica in contromano di chi si sposta sulle due ruote, sia in bicicletta, appunto, che sui monopattini.
Evitare scontri e incidenti fa parte dei compiti dell’automobilista, stretto fra cantieri ingombranti, corsie che si restringono e un’anarchia totale di chi può godere della libertà di spostarsi senza essere costretto a stare in fila. Un’anarchia che però è rischiosa, pericolosa, tanto da far pensare alla polizia municipale di organizzare servizi specifici per cercare di regolare un flusso difficilmente controllabile. Le multe sono previste eccome dal codice della strada: chiunque si muova in controsenso, che sia in macchina, in bici o su un monopattino, rischia una sanzione da 167 a 665 euro. Con un piccolo particolare per nulla irrilevante: le macchine hanno le targhe e quindi sono rintracciabili, mentre biciclette e monopattini no. Chi viaggia contromano va fermato subito. Per nulla facile.
"Valuteremo servizi specifici perché il problema indubbiamente c’è – sottolinea il comandante della polizia municipale, Francesco Passaretti – Al momento non vengono organizzati, ma il personale c’è e dunque non lo escludo". Il progetto di servizio potrebbe servire a dare un segnale che la musica deve cambiare, perché al momento nessuno si preoccupa minimamente di essere sanzionato e considera le corsie stradali bidirezionali in qualunque situazione. Cosa succederà quando riapriranno le scuole? I cantieri della tramvia preoccupano, ma anche questo non è un problema da sottovalutare.
Proprio per questo la polizia municipale anche quest’anno riproporrà il programma di educazione stradale che coinvolge le scuole.
"Rispetto a qualche anno fa – continua Passaretti – i ragazzi si spostano molto più spesso in bicicletta che in motorino, così è ancora più importante spiegare che bisogna rispettare le regole e non viaggiare in controsenso". La prevenzione dunque è lo strumento più efficace, anche se probabilmente per cambiare le cose serviranno servizi di controllo dedicati.
Sulla prevenzione punta anche Giorgio Cappiello, capo delle relazioni istituzionali Italia di Bird, uno dei tre grandi operatori, insieme a Bit Mobility e RiveMovi, della mobilità leggera a Firenze, tra monopattini (600 per operatore) e bici.
"Abbiamo proposto al Comune di organizzare degli incontri nelle scuole medie e superiori per sensibilizzare i ragazzi sul corretto uso dei monopattini – specifica – L’abbiamo già fatto anche in altre città coinvolgendo centinaia di ragazzi ai quali vengono spiegate le regole, dal casco obbligatorio per i minorenni al divieto di viaggiare in due". Anche gli operatori più piccoli sono d’accordo sulla necessità di regolare la mobilità dolce aumentando i controlli dei vigili, perché è vero che le due ruote danno libertà, ma sulle strade della città ci sono già abbastanza ostacoli da considerare. Sarebbe bene evitare lo slalom fra i ciclisti in controsenso.
Leonardo Biagiotti