Firenze, 19 giugno 2023 – Giornata movimentata al box office delle Murate, dove oggi iniziava la vendita dei biglietti per la finale del calcio storico fiorentino (in programma sabato 24 giugno alle 18). Molti cittadini non sono riusciti a comprare i ticket nonostante fossero in fila dalla primissima mattina e i malumori sono stati forti. Le modalità per acquistarli erano scritte fuori: «Dalle 8 verrà distribuito un numero a persona, che darà diritto ad acquistare massimo 4 biglietti» si legge.
«Abbiamo preso il numero ma dopo 180 chiamate erano finiti. Ne hanno venduti solo qualche centinaia» spiegano con l’amaro in bocca le decine di cittadini rimasti fuori dopo la chiusura delle vendite. «Come fanno ad essere finiti? Quanti sono i posti per la gente «normale»? Perchè distribuire 500 prevendite, se sapevano che non c’erano posti ?».
Sono solo alcune delle domande che si pongono. Fare la fila e veder finire i ticket per lo spettacolo più antico della tua città in un ora, è frustrante. Vedere i turisti stranieri, che rivendono i biglietti a 70euro ai fiorentini in coda, è invece un oltraggio. E’ successo a centinaia di persone durante la prima giornata di vendita diretta dei biglietti per la finale tra Rossi e Azzurri. Per comprare i biglietti infatti, si doveva andare dalle ore 8 al box office. Qui lo staff distribuiva dei numeri che servivano per stabilire l’ordine della fila e davano il diritto all’acquisto di 4 biglietti.
L’operatrice chiamava il numero, il cittadino entrava e poteva comprare il suo ticket: «Peccato che al 180esimo numero ci abbiano detto che era tutto sold out – spiega Annalisa Menconi – Ci chiediamo quanti siano i biglietti disponibili. Faremo una richiesta di accesso agli atti. La matematica non è un’opinione, Se 180 persone hanno comprato 4 biglietti, questi sono 720. Per i comuni cittadini ci sono solo 700 posti?”.
«Cinquecento numeri distribuiti, 180 persone chiamate», rilancia lo studente Davide Scarselli. Come spesso accadde in queste situazioni, c’è chi prova a guadagnarci, in modo vile: «Un secondo dopo il soldout, delle ragazze spagnole rivendevano i biglietti a un prezzo più alto –spiega Lorenzo Bonazzi – Il brutto è che provavano a venderli ai fiorentini. Sembra una barzelletta. Ma c’è chi pur di non perdersi la finale ha ceduto».
«Non è stata organizzata bene, le persone si sono ammassate per prendere le prevendite – si aggiunge al coro Cristina Valvo anche lei rimasta a secco – Una ragazza si è sentita male, le mancava l’aria. Non capiamo il senso di distribuire 500 numeri e far aspettare la gente. Dovevano darle in base ai posti disponibili».
Uno che l’evento lo conosce è Marco Senegallia, tifoso dei Rossi. Voleva portare i suoi piccoli a vedere il match: «Sono arrivato alle 8. Avevo la prevendita 281 – spiega – La cosa che da più fastidio è vedere come la maggior parte dei ticket siano stati comprati da persone che non sono di Firenze, mentre molti fiorentini sono restati all’asciutto». Ma Marco non è l’unico ad averlo notato. Le persone infatti si chiedono perchè non ci siano priorità d’acquisto per i residenti». «Perchè iniziare la vendita di lunedì, quando i fiorentini lavorano?». «Perchè solo in centro, lontano dai quartieri?».
G.M.