"Bilancio approvato a Firenze: stabilità in maggioranza, critiche dall'opposizione"

Sembrava che dovesse succedere il finimondo, o almeno questi erano i presupposti. La delibera sul bilancio in Consiglio comunale avrebbe...

Sembrava che dovesse succedere il finimondo, o almeno questi erano i presupposti. La delibera sul bilancio in Consiglio comunale avrebbe potuto rappresentare uno spartiacque per Iv e Firenze Democratica (gruppo creato dall’ex assessora Cecilia Del Re dopo l’addio al Partito democratico): in caso di voto contrario, o anche di non voto, si poteva configurare un’uscita dalla maggioranza. E invece no. Non è accaduto nulla di tutto ciò. L’atto – il più importante del mandato – è passato con i voti favorevoli di Pd, Lista Nardella, Iv (che dice di aver votato sì per "senso di responsabilità") e Firenze Democratica: solo il consigliere Stefano Di Puccio (dei Del Re boys) ha deciso di non presentarsi in aula al momento del voto per contestare la maggioranza che gli ha posto un aut aut per la presunta incompatibilità tra il ruolo amministrativo che riveste e la carica di presidente della Firenze Rugby 1931.

Tutti gli altri gruppi hanno criticato alcuni punti del documento contabile ma alla fine hanno dato il loro placet votando a favore. Contrarie, ovviamente, tutte le opposizioni: Fdi, Lega, Movimento 5 Stelle, Sinistra e gruppo Centro. Astenuti i consiglieri del gruppo Misto Andrea Asciuti e Michela Monaco e questo ha portato tante polemiche. Ma la discussione, iniziata alle 9 di ieri mattina e terminata poco prima delle 19 non ha impensierito più di tanto nè il sindaco Nardella nè tantomeno l’assessore Bettarini.

E veniamo ai numeri: quasi 500 milioni di nuovi investimenti nel 2024, una spesa corrente di 27 milioni di euro in più e la previsione, sempre per il 2014, di recuperare 32 milioni nella lotta all’evasione. Sono poi invariate le aliquote dell’addizionale Irpef (ferme da 12 anni allo 0% sotto i 25mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25mila euro di reddito), invariate le tariffe ordinarie del ‘canone suolo pubblico’ e tutte le aliquote Imu. L’imposta di soggiorno ha una previsione di incasso per il 2024 di 77 milioni (nel 2023 erano 71 milioni). Sulle multe dai 115 milioni del 2023 si è passati ai 114 del 2024, numeri questi ultimi che hanno comunque irritato Iv e Firenze Democratica.

Proprio Del Re, prima attraverso il suo drappello nel Salone de’ Dugento e poi sui social, ha fatto delle proposte: l’acquisto di Palazzo Vecchio dell’hotel ex Astor per farci uno studentato (l’ennesimo?) e l’istituzione del salario minimo per i dipendenti del Comune (ma sul salario minimo era intervenuta anche la candidata Pd Sara Funaro). In aula Leonardo Calistri, capogruppo di Firenze Democratica, ha detto che è necessario "capire perché Bologna dall’Irpef ricava 40 milioni di euro e noi solo 9". In generale "il voto è favorevole anche se non ci sono gli elementi di discontinuità richiesti".

E il fatto che il voto sia favorevole è un buon risultato per Nardella: "Siamo orgogliosi e contenti di non aver aumentato di un euro le tasse ai lavoratori dipendenti, che sono i più tartassati del Paese – ha affermato, soddisfatto -. Da questo punto di vista ricorriamo all’imposta di soggiorno, è giusto che paghino i turisti per i costi di manutenzione della città. Ogni forza politica poi ha il diritto di esprimere le proprie posizioni e il diritto di rispondere".

Soddisfazione anche da parte dell’assessore al bilancio Giovanni Bettarini: "E’ un bilancio solido", ha sottolineato. Insomma tutto ok. Adesso a nessuno conviene uscire dalla maggioranza, l’input sembra chiaro. La sensazione è che il vero scontro politico possa esserci solo in caso di ballottaggio alle prossime comunali. Come d’altronde ha detto negli ultimi giorni anche Matteo Renzi.

Niccolò Gramigni

Antonio Passanese