Firenze, 7 aprile 2022 - "Guardando cosa è stato fatto in questi due anni e mezzo a Firenze, rimango davvero stupito, impressionato. E mi rendo conto che il Covid non ha fermato la città. Certo, abbiamo avuto tanti problemi economici, tante famiglie e imprese in difficoltà, ma la città è andata avanti". Il sindaco Dario Nardella esordisce così presentando il bilancio di metà mandato, il secondo alla guida del capoluogo toscano.
Lo fa di fronte a tutti gli attori, politici, istituzionali, economici e sociali del territorio, quella 'classe dirigente' chiamata a raccolta nell'ex Manifattura Tabacchi, uno degli esempi della trasformazione urbanistica in corso, dice. "Sono veramente contento - prosegue - di una città che, nonostante tutto, ha progredito con ritmi impensabili. E oggi rendiamo conto di quello che abbiamo fatto, poi saranno i fiorentini a giudicare, a dire la loro. Ma intanto, per la prima volta in Italia, realizziamo un rapporto oggettivo, certificato, con numeri, date, progetti di tutto quello che è stato fatto e di quello che è già stato impostato".
Entrando nel dettaglio, "in questi due anni e mezzo abbiamo realizzato 105 chilometri di strade riasfaltate e ripavimentate; più di 150 interventi sull'edilizia scolastica, oltre 20 spazi giochi nei nostri giardini e abbiamo riaperto anche luoghi della cultura, penso all'inaugurazione del nuovo auditorium del teatro del Maggio". Ecco, osserva, "se facciamo l'esercizio di riportare le lancette all'indietro, a sette anni e mezzo fa", quando cominciò il primo mandato, "la città ha fatto tanti passi in avanti. E molto è ancora da fare".
Quali sono gli obiettivi su cui lo sguardo di Palazzo Vecchio è più attento? "Dobbiamo andare avanti su tutti gli obiettivi, come procedere con i cantieri delle tramvie: abbiamo la linea di piazza San Marco, ma entro la fine di quest'anno o al massimo all'inizio del 2023" partiranno i lavori "della linea per Bagno a Ripoli. Dobbiamo, poi, proseguire con la progettazione esecutiva del nuovo stadio Franchi che cambierà il volto a un intero quartiere", Campo di Marte. Inoltre "sul settore dell'inclusione sociale dobbiamo continuare a rispondere all'emergenza umanitaria scatenata dalla guerra in Ucraina", ma, parallelamente "non dobbiamo dimenticare i nostri cittadini, i giovani, gli anziani soli, le famiglie indigenti della nostra comunità, lavorando sia sul piano dell'emergenza che della visione sul lungo periodo".
Scudo verde
"Quest'anno dobbiamo finire lo scudo verde" che entrerà in funzione "l'anno prossimo". Ribadisce Nardella, "un sindaco non deve darsi mai un voto", spiega ai giornalisti. C'è poi la partita dell'aeroporto, "dove noi siamo in attesa di vedere il progetto modificato dalla società e vagliato da Enac, per valutarlo insieme agli altri colleghi sindaci e al presidente della Regione", Eugenio Giani. "Si va avanti su tutto", assicura, "anche sull'alta velocità: con Giani siamo riusciti a sbloccare l'operazione e a settembre la trivella ripartirà per realizzare il sottoattraversamento".
Terzo mandato
"Del terzo mandato" dei sindaci, ipotesi ad oggi negata dalla legge, "se ne parla anche troppo. Oggi parliamo delle cose che abbiamo fatto, poi vediamo in futuro. La mia preoccupazione è far bene quello che sta facendo ora per Firenze". Ha spiega Dario Nardella.