Seduta fiume in vista. Lunedì approda il bilancio di previsione in consiglio comunale. Un maxi pacchetto che ingloba l’aggiornamento al documento unico di programmazione e il piano triennale degli investimenti. La maggioranza della sindaca Funaro - che detiene la delega al Bilancio - ha bisogno di mettersi alle spalle l’inghippo dell’esercizio provvisorio dopo lo sgambetto in capigruppo sotto Natale da parte delle opposizioni, che di fatto ha causato lo slittamento del voto del parlamentino sulla delibera.
Diciannove gli emendamenti depositati dalle opposizioni, alcune dei quali oggetto in trattative serrate per il ritiro laddove il semaforo di ordini del giorno strategici ricevessero dalla maggioranza il semaforo verde. Alla vigilia, da destra Forza Italia cannoneggia contro la giunta alle prese con la sua prima manovra dall’insediamento.
"Questa è un’amministrazione fallita da un punto di vista economico e politico. Non c’è un elemento in questo bilancio che possa far parlare di un rilancio della città – tuonano il capogruppo Alberto Locchi e il leader regionale Marco Stella – : 900 milioni di entrate gravate da 650 milioni di debiti. Il che significa che ogni fiorentino, anche i neonati, ha un debito di 1.888 euro. Per non parlare delle multe messe a bilancio, 100 milioni di euro all’anno che fanno ancora una volta di Firenze una delle città più tartassate d’Italia, un vero e proprio multificio dove si fa cassa sulle spalle dei cittadini: ogni fiorentino ha 277 euro di contravvenzioni da pagare".
Da sinistra, Palagi (Spc) presenterà un ordine del giorno per chiedere la rimozione di sanzioni amministrative e multe dal bilancio lasciando solo l’incasso dell’esercizio precedente per interventi di sicurezza stradale. Ma la pasionaria Del Re (Firenze Democratica) si presenterà con due emendamenti puntuali: sull’ex hotel Astor e sull’ex cinema Fulgor.
"Difficile emendare un bilancio che non si condivide – ha detto Del Re –, ma abbiamo chiesto di stanziare una somma pari alla base d’asta (1,5 milioni) per acquistare l’Ex Hotel Astor il prossimo febbraio. Quell’immobile resterà per sempre il simbolo del fallimento delle politiche abitative di questi anni, ed acquistarlo per dare risposta all’emergenza abitativa è dunque un gesto concreto per invertire la rotta e per non dimenticare ciò che li’ è avvenuto ai danni di una piccola innocente di 4 anni. Abbiamo poi chiesto di stanziare a bilancio una somma pari a 1 milione e 600 mila per l’Ex cinema Fulgor per intervenire in prima persona nell’acquisto di un buco nero che da anni ha creato una ferita in città: il momento è positivo perché dopo la bancarotta fraudolenta il curatore può e deve vendere. Possiamo realizzare lì un’altra esperienza positiva come quella delle Murate con un mix di funzioni culturali e non solo".
Francesco Ingardia