Barberino (Firenze), 19 gennaio 2023 - Se si vuole che la bistecca alla fiorentina sia patrimonio dell’Unesco, quale luogo migliore per ambientare l’avvio dell’iter che intanto vuole assegnarle il riconoscimento europeo di "specialità tradizionale garantita", se non la villa medicea di Cafaggiolo che è già patrimonio Unesco? L’occasione è stata la realizzazione, nell’antica cucina medicea di Cafaggiolo, di un video che l’Accademia della fiorentina vuol unire alla candidatura per l’ottenimento del riconoscimento. Un video dove si mostrano gli allevamenti mugellani e poi la carne cotta come si deve, tagliata e impiattata, dal noto chef mugellano Cristian Borchi. All’incontro erano presenti, accolti dai coniugi Lowenstein, proprietari di Cafaggiolo, l’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi, il presidente dell’Accademia della Fiorentina Giovanni Brajon, il presidente nazionale degli Allevatori Roberto Nocentini, i sindaci di Barberino Giampiero Mongatti e di Scarperia e San Piero Federico Ignesti e il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Stefano Passiatore. "E’ un piacere – ha detto Passiatore – che l’evento di avvio di riconoscimento della fiorentina si tenga qui, dove la fiorentina ha origine e trova una filiera che più corta non si può".
Per gli allevatori mugellani l’evento è stato un nuovo riconoscimento del grande valore del loro prodotto. Nocentini, che è anche presidente della Cooperativa degli allevatori mugellani ha sottolineato: "Stiamo lavorando alla definizione del disciplinare. Cottura, altezza, frollatura sono importanti, ma occorre anche che gli animali siano di razza e allevati in Toscana. E’ inaccettabile qualificare come "fiorentina" una bistecca di un animale che viene da chissà dove, da qualunque parte del mondo". "Questo di oggi – ha poi sottolineato Brajon – non è un punto di arrivo ma di partenza. L’obiettivo deve essere raggiunto. Abbiamo avviato il cammino".