Firenze, 13 febbraio 2024 – “Siamo tornati in azione perché è la cosa giusta da fare”. Così gli ambientalisti di Ultima Generazione commentano il loro blitz agli Uffizi di Firenze, dove hanno attaccato fotografie relative all’alluvione di Campi Bisenzio.
"Siamo tornati in azione – si legge nelle storie su Instagram di Ultima Generazione – per esigere un fondo riparazione ai danni delle catastrofi climatiche. Siamo tornati in azione nonostante le misure cautelari e il rischio di finire in carcere per averle violate”.
Tra gli ambientalisti del blitz oggi a Firenze c’era anche Giordano Stefano Cavini Casalini, eco-militante di Empoli di 33 anni, che in un video spiega i motivi della protesta: “oggi ho scelto di entrare in azione infrangendo misure cautelare con il rischio di carcere per chiedere un fondo riparazione di 20 miliardi di euro a sostegno di persone che hanno subito o subiranno nel prossimo futuro danni dalle catastrofi climatiche. Sento di dover fare questo perché vedo la difficoltà delle persone intorno a me. L’ho visto con l’alluvione in Emilia-Romagna, poi a Campi Bisenzio. Sento di avere un dovere nei confronti di queste persone e di molte altre”.