Le scrittrici e attiviste femministe Valeria Fonte e Carlotta Vagnoli, fiorentina, hanno denunciato sui social di aver subito una perquisizione in casa e il sequestro di cellulari e pc nella giornata di martedì. Vagnoli, stando al suo racconto sui social, è stata protagonista di una visita inaspettata della polizia, con tanto di perquisizione e confisca dei dispositivi elettronici. "Sono collaborativa e serena per più motivi", scrive Vagnoli su Instagram. "In un Paese in cui neanche le più palesi vittime di violenza e stalking riescono ad accedere al 612bis, ovvero l’articolo del Codice penale che disciplina gli atti persecutori" continua Vagnoli "trovo tristemente ironico che delle persone abusanti si appellino proprio a quella norma per punire chi difende gli interessi delle vittime". Vagnoli ha "certezza che la magistratura comprenda che le mie azioni sono sempre avvenute nella più piena legalità, ma soprattutto nell’interesse delle istanze per cui mi batto da sempre, ovvero la protezione delle vittime di violenza maschile contro le donne". Le ragioni delle perquisizioni e della confisca, stando a quanto si apprende, sarebbero scattate in quanto indagate per stalking e diffamazione aggravata.
CronacaBlitz in casa dell’attivista fiorentina