Blitz in Santo Spirito . I tavolini si ’allargano’. Boom di irregolarità . Multe per 4.500 euro

Dopo l’operazione via Faenza, i vigili arrivano nel cuore dell’Oltrarno. Sanzionate ben otto attività su tredici. La sfida di Giorgio per la vivibilità. La strategia: prima lo studio, poi le foto in borghese, quindi l’azione.

Blitz in Santo Spirito . I tavolini si ’allargano’. Boom di irregolarità . Multe per 4.500 euro

I controlli della polizia municipale in Santo Spirito

Tavolini sbarazzini ’scappati’ via dagli spazi dati in concessione in Santo Spirito, la piazza che scoppia in un sabato di sole e i vigili che staccano in un batter d’occhio verbali per 4.500 euro.

Il blitz a tappeto nella piazza regina dell’Oltrarno fa annotare sul taccuino una percentuale di irregolarità quasi da record: multate due attività su tre.

Dopo i controlli della scorsa settimana in via Faenza, che la Polizia municipale aveva effettuato insieme all’assessore alla sicurezza Andrea Giorgio e al presidente del Quartiere 1, Mirko Rufilli – con un primo bilancio monstre di 18 attività commerciali sanzionate sulle 22 controllate – gli agenti hanno proseguito le verifiche spostandosi appunto in Santo Spirito. Nel mirino degli uomini in divisa anche stavolta sono finite le occupazioni di suolo pubblico (da quelle completamente abusive a quelle ’in eccesso’ rispetto alla concessione ottenuta dal Comune), le pubblicità vietate e la merce esposta in violazione delle regole fuori dai negozi.

In campo ieri mattina una squadra composta da 15 persone tra agenti e ispettori del reparto mercati rionali e autorizzazioni di polizia e del reparto di Porta Romana.

Tredici le attività controllate. Gli agenti hanno rilevato ben otto allargamenti rispetto allo spazio regolarmente concesso per i dehors e in alcuni casi si è trattato praticamente di un raddoppio dell’area per i tavolini con 25-30 metri quadrati invasi ben oltre lo spazio dato in concessione. Per ogni eccedenza sono scattati due verbali, uno per la violazione del regolamento dei dehors (400 euro) e uno per irregolarità rispetto a quanto previsto dal codice della strada in tema di occupazione del suolo pubblico (170 euro). Il bilancio finale ammonta dunque a 4.500 euro.

"Come avevamo promesso – il commento dell’assessore Giorgio – la lotta alle irregolarità nell’uso del suolo pubblico continua e anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane saranno controllate altre strade del centro dove, come dimostrano i numeri, c’è una percentuale alta di attività che non rispettano le regole, occupando spazio in eccesso a danno dei cittadini e delle attività economiche che operano legittimamente". "Voglio ringraziare la polizia municipale per il lavoro" prosegue poi Giorgio annunciando che il Comune non è intenzionato a molare: "Continueremo nella nostra battaglia: lo spazio pubblico è di tutti e le regole vanno rispettate, ne va del decoro della città e del rispetto verso chi si comporta correttamente". Giorgio ha affinato la strategia nelle ultime settimane. "Possiamo dividere i nostri interventi, che oltre alle occupazioni abusive di suolo pubblico mirano a contrastare tutte le brutture che ci sono in giro, dalle vendite di chincaglierie in strada alle maxi lavagne con drink e cibi in offerta piazzate in strada, in quattro step – spiega – Con Rufilli individuiamo strade e piazze da controllare, poi la municipale, prima di entrare in azione, prende visione delle concessioni che hanno le varie attività con le rispettive metrature". "Poi – prosegue – c’è l’intervento vero e proprio che consiste in un primo intervento dei vigili in borghese che scattano fotografie e in un secondo, più tardi, in divisa per elevare le sanzioni". Pare infatti sia capitato che i furbetti dei rioni, colti in flagrante, abbiano cercato di spostare al volo sedie e tavolini... Di qui la necessità della prova fotografica.

"La strada è quella giusta - commenta soddisfatto Rufilli - riportare al centro il tema del rispetto delle regole nella gestione dello spazio pubblico che è patrimonio di tutti i cittadini e tutelare chi lavora rispettandole. A maggior ragione in centro storico dove lo spazio pubblico, con la pressione turistica che abbiamo, diventa tema di vivibilità fondamentale".

Emanuele Baldi