Bolle, l’étoile che fa brillare Puccini: "Il mio Galà un tributo alla sua arte"

Stasera a Torre del Lago la compagnia del grande ballerino per il centenario della morte del maestro

Bolle, l’étoile che fa brillare Puccini: "Il mio Galà un tributo alla sua arte"

Bolle, l’étoile che fa brillare Puccini: "Il mio Galà un tributo alla sua arte"

"Manco da almeno 10 anni dal Festival Puccini, e sono molto felice di tornare a Torre del Lago in un anno così particolare, in cui si celebra la maestria e l’arte di Puccini in occasione del centenario della sua morte". Il cast è straordinario. Il protagonista, superlativo. Niente meno che l’étoile Roberto Bolle, che stasera viaggerà attraverso la bellezza e la magia della danza. La sua. Stasera alle 21.15 andrà in scena lo show totale del “Roberto Bolle and Friends“, nel Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago. Esaurito in ogni ordine di posto, peraltro.

L’occasione è di quelle speciali. La stella mondiale aprirà infatti il Gala col suo tributo a Giacomo Puccini, danzando sulle note del Coro a Bocca chiusa tratto da Madama Butterfly nell’esecuzione del Wiener Staatsopernchor con Wiener Philharmoniker diretta da Herbert von Karajan.

"Sono altrettanto felice di tornare - aggiunge Bolle -sotto la direzione artistica del maestro Pier Luigi Pizzi, che conosco da tantissimo tempo. Ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a lavorare insieme più di 25 anni fa. La prima volta fu nel 1998, al Comunale di Bologna per Dom Sébastien, e io, giovanissimo, ballavo con Carla Fracci e Gheorghe Iancu sotto la sua direzione artistica. L’anno dopo è stata invece la mia prima volta all’Arena di Verona con la sua Aida: frutto di uno sguardo profondamente innovatore, futuristico, che mi aveva generato una grandissima emozione. Da allora ci lega un rapporto di stima e anche di affetto, perché è una persona straordinaria, dotata di una cultura, di un’eleganza, di una raffinatezza uniche".

Il programma proseguirà alternando brani contemporanei e classici, che Roberto Bolle seleziona per arrivare ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeno.

"La speranza per il futuro della danza e la musica sta nel riuscire ad avvicinare sempre di più i giovani - conclude Bolle -. Uno dei miei obiettivi principali è proprio quello di cercare di coinvolgere il pubblico dei ragazzi e lo perseguo con mille iniziative studiate ad hoc: lezioni aperte per portarli in teatro, incontri, utilizzo dei social, sinergie con musica e artisti super contemporanei e di stili diversi. Tutto il mio Festival, OnDance, è nato per i ragazzi, per portare la danza nelle piazze, nelle strade a portata di tutti. In un mondo sempre più risucchiato dal predominio degli schermi – che siano di telefonini, smartphone, tablet ecc - dalla solitudine che ne deriva, la danza e la musica possono rappresentare una salvezza, un antidoto, uno stimolo, un vento che getta semi di bellezza dentro ognuno di noi, semi che possono germogliare in tanti modi, ma che devono avere la possibilità di fiorire".