BARBARA BERTI
Cronaca

Bollywood alla Compagnia: "Adoro i maestri italiani"

Il regista campione d’incassi Vijay Krishna Acharya inaugura ’River to River’ "Una commedia per riflettere sui conflitti tra popolazione hindu e musulmana".

Una scena del film ’The Great Indian Family’ del regista Vijay Krishna Acharya

Una scena del film ’The Great Indian Family’ del regista Vijay Krishna Acharya

"Dario Fo? Un gigante. ’Ladri di biciclette’ di Vittorio De Sica è un film sempre molto attuale, i lavori di Paolo Sorrentino sono eleganti, Luca Guadagnino è assai interessante. Ma il mio regista preferito in assoluto è Sergio Leone un maestro di stile. ’C’era una volta il West’ è un film che non mi stanco mai di guardare e ogni colonna sonora di Ennio Morricone è geniale". Parola di Vijay Krishna Acharya, il regista indiano, noto per uno dei franchise di maggior successo del cinema hindi, ’Dhoom’. Acharya sarà al centro della serata d’apertura del festival ’River to River’ (stasera alle 20,30 al cinema La Compagnia) con l’ultimo lavoro ’The Great Indian Family’, spumeggiante saga familiare, interpretata da Vicky Kaushal (divo da 20 milioni di follower su Instagram).

’The Great Indian Family’ è un film divertente che tocca un tema complesso: quello dei conflitti tra popolazione hindu e musulmana. Perché questa scelta?

"Penso che registi, scrittori e artisti in genere tendano a rispondere col loro lavoro al contesto che abitano, e probabilmente questo avviene per la gran parte in modo inconscio. Mi sono accorto che intorno a me si parla a gran voce di identità in ambito religioso e questo mi infastidisce. A livello personale, trovo preoccupante l’identificazione delle persone sulla base della religione, del colore della pelle, ecc. Vengo da una piccola città, e tutto ciò che accade nel mondo esterno poi entra in casa e diventa una discussione familiare al tavolo da pranzo, e io mi sento più a mio agio a parlare di questo piuttosto che pontificare sulla politica".

Senza rivelare il finale, possiamo dire che lo spirito del film va a favore di una società più tollerante e inclusiva. In quest’epoca di conflitti globali, in che direzione sta andando l’India?

"Credo che gli esseri umani siano fondamentalmente buoni, e che anche quando perdiamo la strada e ci sbilanciamo in direzione del male qualcosa ci riporterà verso l’equilibrio. La politica influenza le persone, ma preferisco confidare nella nostra capacità di affrancarci dall’odio, anche se è un processo che richiede tempo. Nella sua lunga storia il tessuto variegato dell’India ha sostenuto molti attacchi. Sono sicuro che anche questo passerà".