TERESA SCARCELLA
TERESA SCARCELLA
Cronaca

Bomba d’acqua, città allagata. Caos stazioni, paura Mugnone. Poi la rabbia: "È inconcepibile"

Un lungo e violento temporale autorigenerante paralizza il traffico: sottopassi invasi. Tramvia bloccata, treni in ritardo e cancellati. Monta la rabbia: "Cosa non ha funzionato?".

Un lungo e violento temporale autorigenerante paralizza il traffico: sottopassi invasi. Tramvia bloccata, treni in ritardo e cancellati. Monta la rabbia: "Cosa non ha funzionato?".

Un lungo e violento temporale autorigenerante paralizza il traffico: sottopassi invasi. Tramvia bloccata, treni in ritardo e cancellati. Monta la rabbia: "Cosa non ha funzionato?".

di Teresa ScarcellaFIRENZELa pioggia concilierà anche il sonno, ma quello di ieri è stato un brusco risveglio. Nessun quartiere è stato risparmiato dall’acquazzone che in poche ore ha fatto scendere sulle teste dei fiorentini la quantità d’acqua di un mese, riducendo la città in palude. Gli esperti parlano di 50 millimetri di pioggia. In pochi minuti i social e le chat di whatsapp hanno iniziato a riempirsi di foto e video provenienti da ogni zona: strade trasformate in fiumi, sottopassi in piscine, macchine bloccate e acqua fino alle caviglie.

La città non se l’aspettava. "Per il capoluogo toscano era stato annunciato il codice verde e non erano quindi ipotizzati fenomeni intensi e pericolosi" ci ha tenuto a specificare l’assessora alla Protezione civile Laura Sparavigna, ma fin dalle 8 di mattina la bomba d’acqua ha fatto rizzare le orecchie alla protezione civile, non appena le precipitazioni hanno superato la soglia di attenzione. E come se non bastasse, ci si è messo di mezzo anche il vento.

A far aprire l’unità di crisi è stato soprattutto l’innalzamento del livello del Mugnone che con i 3,31 metri raggiunti al Pontr alle Mosse ha sorpreso tutti. Mai visto il Mugnone così pieno. Ad un certo punto è arrivato addirittura a sfiorare il ponte ferroviario delle Cure. "Prudenza alla guida" è stata la raccomandazione della sindaca Funaro. Chiusi al transito via di Careggi e i sottopassi di via Mariti e di via della Cascine. Nel primo, in particolare, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per soccorrere una persona rimasta bloccata in auto, senza poter andare avanti o tornare indietro. L’acqua ha invaso anche la stazione di Rifredi, con i passeggeri in difficoltà a raggiungere i binari. Uscirne con scarpe e pantaloni asciutti è stata una missione impossibile. Allagati anche altri sottopassi tra cui quelli via Livorno, piazza Bambine e Bambini di Beslan, via XI Agosto, via Circondaria, via Palach, via Lanza e viale Milton. E poi ancora piazza Tasso e piazza della Calza, via Incontri, via delle Bagnese, piazzale Montelungo, via San Leonardo, via Pisacane, via della Pietra, via Dino del Garbo. Inevitabili, quindi, i disagi alla viabilità.

La corsa della tramvia è stata fermata dall’acqua alta alla Fortezza, i passeggeri sono stati dirottati sulle navette sostitutive. Dalle 13, poi, tutto è rientrato. Intoppi temporanei anche alla rete ferroviaria, in particolare tra Campo di Marte e Statuto, che hanno causato ritardi tra i 15 e i 30 minuti per 14 treni Alta velocità e 4 Regionali. Dopodiché un regionale ha subito limitazioni nel percorso e due sono stati cancellati. Chiuso per allagamenti e poi riaperto l’Ecocentro di San Donato.

Mentre i fiaccherai hanno presidiato le stalle con i loro cavalli alle Cascine, preoccupati dal livello della piena del Fosso Macinante, ovvero il canale artificiale che scarica in Arno le acque piovane dal centro storico e che scorre ai limiti del parco.

Insomma, una città bloccata, "in tilt" tanto per citare l’opposizione. L’onda(ta) di maltempo è stata infatti cavalcata dalla minoranza per tirare le orecchie sulla pulizia delle caditoie. La Lista civica Eike Schmidt presenterà oggi una mozione per chiedere di "cambiare un sistema che non ha funzionato, dando a un unico soggetto tutta la gestione operativa". Gli fa eco Casini di Italia Viva: "È fondamentale garantire una manutenzione regolare delle caditoie, potenziando gli interventi di pulizia e adottando tecnologie più avanzate". I consiglieri di Fd’I chiedono invece "un approfondimento in commissione mobilità sui lavori stradali e sulla pulizia delle caditoie".

"In troppe zone ci sono stati allagamenti, in alcuni casi assolutamente ingiustificabili - ha rincarato la dose Locchi (Fi) - Qualcuno dovrà prendersi la responsabilità". Meno diplomatico Mossuto (Lega) che accusa il Comune di aver sottovalutato la situazione: "Ancora una volta la città è rimasta impreparata. Sono anni che ormai conviviamo con questo meteo violento, ogni volta senza farsi trovare pronti. Basta piangersi addosso".