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Primo gennaio 2017: i rilievi della polizia scientifica in via Leonardo da Vinci dopo l’esplosione dell’ordigno
Prima che la sua condanna diventasse definitiva, aveva lasciato l’Italia. Ma l’Italia non si è dimenticata del suo conto in sospeso con la giustizia. E che conto: Salvatore Vespertino, 38 anni, anarchico di origine sarde, è colui che confezionò l’ordigno che causò la menomazione dell’artificiere di polizia Mario Vece, residente ad Altopascio.
Quella bomba artigianale, all’interno della quale la scientifica rinvenne il suo dna, era stata piazzata la notte del capodanno del 2017 davanti alle vetrate de “Il Bargello“, una libreria di via Leonardo da Vinci vicina al movimento di destra “Casapound“. “La realtà dibattimentale dice che quell’ordigno venne tirato fuori dalla sua collocazione originaria da un dirigente digos e riversato sul marciapiede. Lì, senza alcuna protezione, fu preso in mano dall’artificiere”, precisa l’avvocato Sauro Poli, difensore del condannato.
Vespertino lo ha arrestato la polizia nazionale spagnola, che lo ha stanato ne distretto di Vallecas, a Madrid. Dal luglio del 2023, il 38enne deve scontare un cospicuo residuo di pena degli otto anni di condanna definitivi dopo la pronuncia della corte di Cassazione. Vespertino, dal febbraio precedente, si era reso irreperibile. Diventando poi un latitante a tutti gli effetti.
Sin dai primi giorni della sua assenza, spiega una nota della polizia di Stato, “è stato costituito un gruppo investigativo formato da personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e della Digos di Firenze che, su delega della Procura fiorentina, ha avviato complesse indagini e dispiegato uno specifico dispositivo per la ricerca di Vespertino, focalizzandosi sul gruppo di sodali e sui legami già noti intrattenuti dal 38enne all’estero (Spagna, Francia, Svizzera, Grecia); motivo per il quale le polizie di questi Paesi sono state tutte interessate con diverse richieste di cooperazione internazionale costantemente rinnovate in questo anno e mezzo di latitanza, permettendo di fatto di giungere alla cattura del militante anarchico”.
L’anarchico sardo, in particolare, risultava destinatario dell’ordine di esecuzione numero 319/2023 Siep emesso il 14 luglio 2023 dalla Procura Generale della Repubblica di Firenze per l’espiazione di una pena residua complessiva pari a 5 anni, 6 mesi e 1 giorno di reclusione (con sottrazione del periodo sofferto in esecuzione della custodia cautelare in carcere, dopo l’arresto del 3 agosto 2017) per i reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravissime e danneggiamento, esteso in campo internazionale.
Nel dettaglio, Salvatore Vespertino è stato individuato come uno dei coinvolti nell’attentato grazie ad una traccia di Dna lasciata sull’ordigno e rilevata “a seguito di un meticoloso e certosino lavoro di analisi della Polizia Scientifica, corroborato dagli elementi emersi a seguito di un intenso lavoro investigativo della Digos fiorentina e del personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che ha poi retto a tutti i gradi del vaglio giurisdizionale”, spiega la questura. "Il mio più sentito plauso alle forze dell’ordine – si è complimentato ieri il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – Esprimo grande apprezzamento per il lavoro della polizia di Stato che, in collaborazione con la polizia spagnola, ha rintracciato e arrestato a Madrid il latitante Salvatore Vespertino. Un risultato importante che pone fine alla fuga di un soggetto condannato in via definitiva per reati gravissimi. Lo Stato non arretra di fronte a nessuna forma di criminalità".
Nell’ambito dell’inchiesta “Panico”, il processo di primo grado istruito dai pm Beatrice Giunti e Filippo Focardi, si era concluso il 22 luglio 2019 con la condanna, da parte del Tribunale di Firenze nei confronti di 26 anarco-insurrezionalisti.
La Corte di Appello di Firenze, con sentenza emessa il 4 maggio 2021, ha condannato 18 imputati a pene comprese tra 1 mese e 8 anni di reclusione, mentre altri 5 estremisti sono stati assolti; ulteriori 3 sono stati condannati a pene pecuniarie..
ste.bro.