"Noi puntiamo in tutt’Italia a essere il primo partito del centrodestra, io i sondaggi non non li guardo", e "penso che sia molto imprudente" la Meloni a consacrarsi premier, considerando Fdi come primo partito della coalizione. Lo dice Claudio Borghi (nella foto), capolista della Lega nel collegio plurinominale della Toscana per il Senato, con gli altri candidati Federico Bussolin e Michela Monaco (nel collegio plurinominale Camera 3 - Firenze Pisa) e Cecilia Cappelletti (collegio plurinominale Senato Toscana). "Bisogna andare per le strade – prosegue –, parlare con le persone. La sensazione è che in buona parte della Toscana c’è una grande disaffezione nei confronti della politica, ma un’apertura di credito per il centrodestra è possibile. Poi non so se sarà premiata più Fratelli d’Italia o la Lega, perché oggettivamente mi pare che le intenzioni di voto siano vicine". A proposito delle divergenze fra FdI e Lega su temi come le sanzioni alla Russia, per Borghi, "uno dei vantaggi del centrodestra è che ci conosciamo, possiamo parlare fra noi, ma è ovvio che siamo dei partiti differenti, se no saremmo lo stesso partito. Fra mettersi al tavolo con Bonafede e Toninelli, o con Meloni e Crosetto, io preferisco cento volte mettermi a discutere con Meloni e Crosetto. Sarà utile vedere i risultati poi di queste elezioni: i rapporti di forza saranno anche decisi dai cittadini". Per il nuovo rigassificatore "la soluzione era già nelle carte, era Gioia Tauro, area industriale lontana da centri abitati, con un enorme porto, vicina all’infrastruttura del gas, e ci sono anni di progettualità: poi uno si sveglia la mattina e, senza farci vedere le carte, dice Piombino".
CronacaBorghi: "Non credo ai sondaggi, vogliamo vincere"