PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Borgo perde un’attività storica. In bilico il futuro di 21 lavoratori

L’azienda Metelli ha annunciato il trasferimento a Cuneo. Rossi: "Dialogo aperto con i sindacati"

Una lavoratrice del settore automotive

Una lavoratrice del settore automotive

Borgo San Lorenzo sta per perdere un’altra attività produttiva. Un’attività storica, insediatasi decenni fa nell’area industriale della Soterna. Molti mugellani la ricordano come "Italian Trusting", poi "Trusting", azienda leader in Europa per la fabbricazione di ganasce per freni. Vi lavoravano in tanti, quasi un centinaio di dipendenti. E la Trusting fu il primo produttore a realizzare ganasce freno privi di amianto al 100%.

Poi nel 2014 l’azienda fu acquisita dal gruppo Metelli, un’azienda bresciana che produce ricambi per auto che vende in tutto il mondo. E nel 2018 Trusting fu fusa con Fri.Tech di Mondovì (Cuneo). Quel che molti prevedevano e temevano si è così avverato: acquisiti marchio e competenze, il processo di incorporazione ha via via depotenziato l’originario polo produttivo, in Mugello. Ed ora è stata ufficialmente annunciato il trasferimento di tutta la produzione nel nuovo stabilimento di Carrù, in provincia di Cuneo.

Si apre così un grave problema occupazionale. La fabbrica mugellana impiega al momento 21 lavoratori – 16 dipendenti e 5 interinali -, e per i dipendenti ci sono di fatto solo due strade: o trasferirsi in Piemonte, a 400 km di distanza, oppure rinunciare al posto di lavoro. Dalla sede del gruppo Metelli, a Cologne in provincia di Brescia, arriva la conferma del trasferimento della produzione dallo stabilimento mugellano a quello in provincia di Cuneo.

"Dallo scorso mese di febbraio – ha riferito Pierangelo Rossi, responsabile risorse umane del gruppo - abbiamo aperto una interlocuzione con le organizzazioni sindacali, Cisl e Cgil, e con le Rsu. Abbiamo messo sul tavolo, in favore dei dipendenti che sceglieranno di non trasferirsi a una distanza così importante, alcune proposte: incentivi al pensionamento, incentivi all’esodo e aiuto al ricollocamento con società di outplacement. Speriamo – conclude Rossi - si possa raggiungere un accordo, e comunque le persone che perderanno il lavoro avranno diritto alla Naspi". Per una durata massima di due anni.

Già fissato, tra un paio di settimane, un incontro tra rappresentanze sindacali e azienda, il prossimo 12 maggio, per esaminare le soluzioni e discutere degli incentivi e dei sostegni ai lavoratori.

Paolo Guidotti