REDAZIONE FIRENZE

Borodin e Ravel col Crazy Quartet: il violino di Beatrice

Se oggi conosciamo le musiche ‘più audaci’ di Debussy, Stravinskij, Ravel e Malipiero, lo dobbiamo ad Alessandro Longo, influente autore nella vita musicale nazionale a cavallo tra ‘800 e ‘900, cui si deve anche la riscoperta delle opere clavicembalistiche di Domenico Scarlatti. Ed è proprio col tributo a questo grande compositore, pianista e musicologo da parte del Recital Trio, capitanato dal grande violista e violinista Augusto Vismara, con Giovanni Inglese al violoncello ed Elisa Racioppi al pianoforte, che domani si conclude il Festival dei concerti della liuteria toscana, in diretta dall’Auditorium di Santo Stefano al Ponte.

L’appuntamento è alle ore 19 in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’orchestra, col pubblico che direttamente da casa potrà ascoltare la “Suite op. 33 per violino e pianoforte”, la “Suite op. 44 per violoncello e pianoforte”, la “Suite Romantica n. 5 op. 25 per pianoforte” e la “Suite op. 53 per viola e pianoforte”, un piccolo assaggio del cd di prossima uscita per l’etichetta Tactus.

La grandezza di Longo sta nel fatto che nonostante fosse critico nei confronti della musica postwagneriana, non ebbe un atteggiamento di chiusura verso autori innovativi, anzi. E così promosse concerti e dibattiti per farli conoscere, in particolare su Casella, con cui fra l’altro era legato da una grande amicizia. Come compositore poi, la sua attività fu molto proficua, sia per quanto riguarda la musica da camera, che su liriche per canto e i pezzi scritti per un utilizzo didattico, oltre alle innumerevoli musiche per pianoforte. Penultimo appuntamento della rassegna è invece stasera, sempre alle 19 e in diretta streaming sulla pagina Facebook Ocf, col concerto del Crazy Quartet. Beatrice Bianchi, che nell’occasione suonerà un Serafino Casini del 1932, e Stefano Rimoldi ai violini, Massimo Coco alla viola e Stefano Aiolli al violoncello eseguiranno il “Quartetto per archi n. 1 in la maggiore” di Alexander Borodin e il “Quartetto per archi in fa maggiore” di Maurice Ravel. Doppio appuntamento d’eccezione dunque per la conclusione del Festival dei concerti della liuteria toscana tra ‘700 e ‘900, progetto dell’Orchestra da Camera Fiorentina, che si è tenuto online a causa delle restrizioni anti Covid, offrendo al pubblico emozioni in musica indimenticabili anche in questo difficile periodo di teatri chiusi. M. C.