Giampaolo Marchini
Cronaca

Tutti stretti attorno a Edo Bove. Dalla famiglia ai tifosi: “Coraggio, siamo con te”

A Careggi sono arrivati subito la mamma, il papà e la fidanzata Martina. I giocatori, con capitan Biraghi in testa, guidati dal dg Ferrari e dal ds Prade

YTRTHERT

Daniele Pradè, il direttore sportivo è uscito dal campo con il volto molto tirato

Firenze, 2 dicembre 2024 – “Forza Edoardo, Firenze è con te”. Queste le parole di uno striscione appeso fuori da Careggi da un gruppo di tifosi arrivati all’ospedale direttamente dal Franchi, dove al 17’ del primo tempo Bove si è accasciato al suolo facendo ripiombare Firenze nell’angoscia. Come un drammatico ’déja vu’ i viola che torna nuovamente a fare i conti con il destino e con un’attesa infinita davanti alle porte di un ospedale. In poco tempo si radunano tante persone alla ricerca di notizie.

Malore Edoardo Bove
Lo striscione fuori da Careggi (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Edoardo Bove è arrivato al pronto soccorso di Careggi intorno alle 19. E poco dopo anche un van nero della Fiorentina è arrivato all’ospedale fiorentino con dentro il papà del centrocampista Giovanni, la mamma Tanja, la fidanzata Martina, lo zio insieme al direttore sportivo Daniele Pradè e l’allenatore Raffaele Palladino, raggiunti dal dg Alessandro Ferrari. Volti tirati, sguardi preoccupati, aggrappati alla speranza. Poco dopo un piccolo gruppo, sempre più numeroso non solo di giornalisti, ma anche tifosi alla ricerca di notizie. Chi con la sciarpa viola, ma anche dell’Inter.

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In momenti come questi il tifo non ha più ragione di essere. Piano piano sono arrivati alla spicciolata anche i compagni di Edoardo. Primi tra tutti il capitano Biraghi e Martinez Quarta che a piedi hanno raggiunto l’ingresso delle ambulanze del pronto soccorso per entrare nel reparto. Ancora una volta davanti a un ospedale, ancora una volta con dentro l’angoscia e l’incertezza di momenti come questi, purtroppo già vissuti. Quindi Mandragora, poi Terracciano. Quelli che non hanno giocato hanno fatto prima degli altri, guidati da Dodo che ha lasciato la sua Porsche al parcheggio, come fanno tutti i familiari dei pazienti. Nessuna corsia preferenziale, insomma, per il brasiliano e per il gruppo viola colpito ancora una volta nel profondo. Tutti sono rimasti fino a tardi. L’ultimo a lasciare l’ospedale è stato Moise Kean.

Tanti, come detto, i tifosi che hanno voluto essere vicini alla famiglia e testimoniare il loro affetto verso un ragazzo che in questi pochi mesi di Fiorentina si è subito fatto ben volere.

A Careggi, poi, sono giunti anche la sindaca Funaro che era allo stadio, e il presidente della Toscana, Giani.