BARBARA BERTI
Cronaca

Bowie secondo Agnelli. Un’opera rock alla Pergola

Il debutto a teatro: "Avevo una voglia enorme di fare qualcosa di diverso". In ’Lazarus’ il ’Duca Bianco’ volle proseguire la storia dell’alieno caduto sulla Terra.

Manuel Agnelli sarà al teatro della Pergola di Firenze dal 24 al 27 aprile

Manuel Agnelli sarà al teatro della Pergola di Firenze dal 24 al 27 aprile

"Interpretare Bowie vuol dire trasmettere la tensione e l’emotività di quelle canzoni e non fare semplicemente karaoke. Imitare Bowie è impossibile e ridicolo, rispettando il testo e la partitura io ho cercato di dare la mia energia". Così Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours, presenta ’Lazarus’, l’opera rock definita da ’The Independent’ "il regalo d’addio di David Bowie al mondo", in scena al Teatro della Pergola dal 24 al 27 aprile (ore 21, ore 19 il giovedì e ore 16 la domenica). Il 26 aprile Agnelli e il regista Malosti incontreranno il pubblico in teatro.

Lo spettacolo nasce dal desiderio di Bowie, poco prima della sua scomparsa, di proseguire la storia dell’alieno caduto sulla Terra, già raccontata nel film ’The Man Who Fell to Earth’. Così, insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh, scrive questo pezzo di ’teatro musicale’ che nella versione italiana vede Valter Malosti dirigere l’ex giudice di X Factor e Casadilegno. Il primo interpreta l’alieno Thomas Jerome Newton, "un’anima persa, sospesa tra realtà e allucinazioni, chiusa in un mondo claustrofobico dominato da dolore e memoria" dice Malosti, mentre la seconda – Elisa Coclite all’anagrafe – è la coprotagonista, "una ragazza che non si sa se sia viva o morta ma che accompagna il protagonista verso la libertà".

Per Agnelli un vero e proprio debutto dalla porta principale nel mondo del teatro. "Tutto è successo per pazzia mia e di Valter che mi ha fatto una sorta di provino. E sono stato eccezionale" dice, ridendo. Poi spiega: "Quando mi è arrivata questa richiesta non ho avuto molti dubbi, mi sono buttato. Questo spettacolo unisce la mia voglia enorme di fare qualcosa di diverso e la mia voglia di fare teatro. Ho un ruolo molto importante e questa cosa mi ha stimolato molto nello studiare". Entrare, però, nei panni del Duca Bianco non è stato semplice. "Rispettando il testo e la partitura ho cercato di dare la mia energia, che era il modo migliore per restituire quello che Bowie ha messo in quella musica e per agganciarmi alla parte emotiva dell’opera, questo mi ha aiutato anche nella recitazione. Quest’opera parla di qualcosa che è dentro di noi, la distanza da casa è la distanza da una parte di noi, da quello che eravamo. A vent’anni non avrei mai potuto fare questo spettacolo, non avrei potuto capire la vicenda di questo personaggio che cerca di ritrovare se stesso" dice ancora il cantautore milanese.

Secondo il regista Malosti "Bowie era un’antenna sensitiva dello spirito del tempo e delle arti, percepiva umori e atmosfera e poi digeriva e rimescolava tutto in una sintesi geniale. Nel suo Lazarus musica, arte visiva, teatro, danza e video-arte si fondono per dare vita a un’esperienza di ’teatro totale’, in cui gli artisti sono i medium di uno straordinario flusso di energia". Tutto questo rende ’Lazarus’ "un’opera sofisticatissima e al tempo stesso popolare che ci parla del nostro viaggio di migranti sulla terra. Di Bowie/Newton scompare il corpo, ma rimane in dono la preziosa e altissima qualità dei suoi testi musicali (sempre più evidente) e l’energia che attraverso la sua musica ci salva e ci fa vibrare".

Sul palco della Pergola, insieme ad Agnelli e Casadilegno, un cast ricchissimo di undici performer – Dario Battaglia, Camilla Nigro, Maurizio Camilli/Mauro Bernardi, Andrea De Luca, Noemi Grasso, Maria Lombardo, Giulia Mazzarino, Isacco Venturini, Carla Vukmirovic – e otto musicisti di spicco: Laura Agnusdei al sax, Jacopo Battaglia alla batteria, Francesco Bucci al trombone, Andrea Cauduro alle tastiere, Davide Fasulo piano e tastiere, Stefano Pilia alla chitarra, Giacomo Rossetti al basso e Paolo Spaccamonti alla chitarra. Lo spettacolo include numerosi brani fra i più celebri di Bowie e quattro pezzi che ha scritto appositamente per questo progetto di teatro musicale.