FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Bracconiere nei guai: in casa aveva un arsenale e decine di animali rari impagliati

L'uomo è stato sorpreso nei boschi di Calezano. Operazione dei carabinieri Forestali

I carabinieri forestali con l'arsenale e gli animali sequestrati all'uomo

I carabinieri forestali con l'arsenale e gli animali sequestrati all'uomo

Calenzano (Firenze), 17 gennaio 2019 - Stava raccogliendo un pettirosso appena catturato con una trappola. Una pratica crudele quanto illegale per la quale un bracconiere di 76 anni è stato denunciato dai carabinieri forestali della stazione di Ceppeto. L’uomo è stato fermato nei boschi di Calenzano; in casa gli uomini in divisa hanno trovato un vero e proprio arsenale: 70 tagliole per mammiferi e avifauna; lacci da fauna selvatica già confezionati; 2.200 cartucce detenute oltre il limite consentito (di 1500);17 uccelli all’interno del congelatore appartenenti a specie protette; munizioni da guerra e 60 animali tra mammiferi e uccelli imbalsamati, alcuni dei quali appartenenti a specie protette e particolarmente protette.

L’esito dell’operazione è stato presentato ieri dal comandante provinciale dei Carabinieri forestali, colonnello Luigi Bartolozzi, insieme al comandante della stazione di Ceppeto, maresciallo Emiliano Granatelli. Tutto è nato dalla segnalazione di un cittadino di Calenzano che ha ritrovato il proprio gattino ‘Mario’ morto dopo essere rimasto intrappolato in un laccio da bracconiere.

I militari della Stazione Cc forestale di Ceppeto hanno avviato le indagini condotte anche in collaborazione con il Wwf di zona. E proprio nei boschi di Calenzano, hanno trovato trappole a scatto armate e complete di esca (una camola della farina, verme per il quale gli uccellini selvatici come pettirossi e cinciallegre sono ghiotti).

Nel pomeriggio di mercoledì il bracconiere si è presentato a ritirare gli uccelli dalle trappole. Appunto i militari lo hanno visto avvicinarsi a una delle tagliole, prendere un pettirosso rimasto ucciso, riarmare la trappola e provare ad allontanarsi. A quel punto i carabinieri forestali lo hanno fermato e portato in caserma per gli accertamenti conseguenti.

In casa e in un vecchio fenile di proprietà il 76enne teneva di tutto. Aveva 9 coltelli con lame di varie lunghezze; 7 tagliole a scatto per mammiferi; 2 contenitori contenenti esche vive (camole); 5 munizioni spezzate calibro 8; 12 tagliole a scatto per avifauna; 1 trappola del tipo donnoliera; lacci da fauna selvatica in cavetti di acciaio già confezionati; 2 cavi in acciaio utili al confezionamento di lacci; 1 gomitolo di spago in nylon bianco; 49 tagliole a scatto di piccole dimensioni; 2 trappole a scatto con rete; 10 esemplari di pettirosso privati del piumaggio e conservate all’interno di congelatore; 6 esemplari di pettirosso ancora piumati conservati all’interno del vano frigo; 1 un esemplare di cinciallegra ancora piumata, conservata all’interno del vano frigo; 2178 cartucce a munizionamento spezzato calibro 12 detenute oltre il limite consentito.

In casa c’erano anche bossoli da cannone e mitragliatrice risalenti alla seconda guerra mondiale; una sciabola in acciaio e 60 animali tra uccelli e mammiferi imbalsamati alcuni dei quali appartenenti a specie protette e particolarmente protette. Gli accertamenti su tutto il materiale ritrovato sono ancora in corso. Per l’uomo oltre alla denuncia, una serie di sanzioni per migliaia di euro e la possibilità di perdere il porto d’armi, visto che i militari hanno presentato alla Questura competente proprio questa richiesta.