
Un sopralluogo del 2012 per la bretella
Nel Mugello ferito dalle frane, dove non si viaggia più per il blocco o la precarietà delle principali strade e ferrovie, si torna a parlare di nuovi collegamenti, di progetti viari importanti. Si ipotizzano il parziale ridisegno dei tracciati, si ragiona di nuovi tunnel, come quello sotto la Colla per meglio collegare Marradi, e ancor più – ne ha riparlato di recente il sindaco Ignesti –di andare a riprendere una vecchia ipotesi contenuta in un piano regionale, per il sottoattraversamento di Pratolino. Ma c’era un altro collegamento strategico invocato e promesso da oltre trent’anni, la famosa ’bretella’ per Firenzuola, un collegamento veloce con l’autostrada.
Fu ’garantita’ negli accordi per la realizzazione della Variante di Valico, più volte progettata, via via in forma sempre più ridotta, visto che prevedeva un lungo tunnel sotto la Futa, ma che, per i timori di intercettare le falde che alimentano anche i pozzi dell’Acqua Panna, venne alla fine cancellato. L’ingegner Fausto Giovannardi, uno dei promotori dell’opera e del ’comitato per la bretella’, ora lancia una nuova idea: "Quando un conto rimane aperto per troppo tempo, bisogna chiuderlo. Un conto aperto da decenni, con un saldo in avere per Firenzuola che non si chiude certo con la ridicola conclusione a cui siamo arrivati, della sistemazione della strada esistente, con opere istituzionalmente compito di Anas. Solo asfalto segnaletica e guard-rail, tutto rimane come prima e quindi il conto della mancata ‘uscita di Firenzuola dall’isolamento della montagna’ è ancora aperto".
Così l’ingegnere firenzuolino offre due idee al presidente Giani: la riapertura del casello autostradale di Citerna e il miglioramento della strada del Giogo, con sottoattraversamento del passo: per quest’ultima, che Giovannardi definisce "una mulattiera asfaltata, dove tra Ponzalla e Violla ci sono 10 tratti in diritta di 50 metri ciascuno, tutto il resto sono curve e tornanti", si potrebbe realizzare "una galleria di circa 1200 metri a quota 760 metri sul livello del mare tra il Barco e il Sasso di Malaguardia. Entrambi possono far parte del piano speciale del Mugello e se realizzati, saldare il conto aperto con Firenzuola". Paolo Guidotti