EMANUELE BALDI
Cronaca

Brivido giallo in città. Bandiere, canzoni e la pizza ai ciclisti : "Una festa infinita"

Bagno di folla su lungarni, Rampe e piazzale dove risuona anche Pupo. Gli anziani più emozionati dei bambini: "Quando ricapita un giorno così".

Brivido giallo in città. Bandiere, canzoni  e la pizza ai ciclisti : "Una festa infinita"

Brivido giallo in città. Bandiere, canzoni e la pizza ai ciclisti : "Una festa infinita"

Il brivido giallo accarezza la pelle della città quando il sole è ancora a picco sull’Arno. Il Tour è a Firenze e a queste latitudini è faccenda di suggestioni e nostalgie. Anche di momenti non vissuti ma talmente cuciti sotto la pelle della memoria collettiva da sentire ancora vive.

Su tutte quella di Gino ’Ginettaccio’ Bartali che forse per una volta, vista l’organizzazione impeccabile dell’evento (udite, udite, perfino i fiorentini – consapevoli del passaggio della storia in città – hanno evitato di imbronciarsi per i divieti di sosta e qualche ingorgo in più) – avrebbe rinunciato al suo tenero e burbero ’L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare’.

Dalle porte delle navette che fanno spola tra i viali e il piazzale, centro nevralgico della festa del ’Grand Depart’, scendono giù spingendosi festosamente appassionati di tutte le età. Tanti fiorentini con i capelli bianchi e la fronte imperlata di sudore – "Ma chi se lo perdeva uno spettacolo a questa maniera..." sorride un nonno con la nipote per mano sul viale dei Colli – si mischiano ai turisti estasiati che sventolano bandiere d’ogni tipo.

C’è quella tedesca, quella danese, quella colombiana, quella francese (e ci mancherebbe) ma anche tanti ticolori. "fantastic, fantastic" ripete in trance una govane americana mentre si disseta a piccolissimi sorsi lungo le Rampe dove iniziano alla spicciolata a salire per la parata/sfialata i 176 ragazzi che da domani (prima tappa, partenza dalle Cascine e arrivo a Rimini) si daranno battaglia sul serio lungo 3.492 chilometri di strade.

In una Firenze bardata a festa e a ovviamente tutta a tinte gialle i ragazzini impazziscono con gli smartphone in mano e il passaggio dei ciclisti che pedalano lenti per tre chilometrucci scarsi – per loro equivale a bere un sorsetto d’acqua – se li guardano direttamente dallo schermo. Son così questi tempi ma l’entusiasmo nei loro occhi fa lasciar da parte ogni bonario rimprovero generazionale.

"Dai nonna, dai che tra poco arrivano..." dice un bambinetto a un’anziana signora, molto più emozionata di lui, che si fa aria con il cappello e guarda giù, lungo l’Arno quei giovani ragazzi in sella che sono ancora solo dei puntini colorati ma ad arrivare in vetta al Piazzale – qualche curva prima un ristoratore gli offre pure dei tranci di piazza calda, ci metteranno un attimo.

La fan zone di Santa Croce e un profluvio di gadget mentre dal palco del piazzale, su cui sono puntate telecamere di mezzo mondo, la musica disco la fa da padrona ma c’è perino a spazio a gentili strizzate d’occhio ai fiorentini. Prima con un omaggio lampo a Pupo e alla sua indimenticabile ’Firenze Santa Maria Novella, poi con Paolo Vallesi che sale le scalette e intona, un po’ in francese e un po’ in italiano, la sua celebre ’Forza della vita’.

Bagno di emozioni, e un po’ anche di sudore, poi lentamente le migliaia di appassionati sciamano via. Domani si corre sul serio. E i brividi già ce li possiamo immaginare.