Francesco
Gurrieri
Quella di Giovanni Michelucci fu l’ultima “bottega” rinascimentale. E in quella bottega non mancarono scolari di gran classe: Edoardo Detti, Leonardo Savioli, Leonardo Lugli, Giovanni Bassi, Marco Dezzi Bardeschi. Tuttavia, bisogna forse distinguere fra chi al maestro si ispirò per cultura e chi, a quella ispirazione, aggiunse la quotidiana pratica della progettazione fino alla realizzazione dell’opera. Questi ultimi furono oggettivamente pochi e fra i pochi spicca sovranamente Bruno Sacchi, che fu, appunto, il più stretto collaboratore del maestro. Di Sacchi, ancor oggi si lamenta un’analisi seria e una ricognizione compiuta delle sue opere, nonostante i familiari e alcuni amici estimatori abbiano lavorato su una prima ipotesi di mostra antologica e di una adeguata monografia, ad oggi rimasta al palo. Bruno Sacchi (Mantova 1931) fece i suoi studi a Firenze, laureandosi con Alberto Libera ed iniziando brillantemente una professione d’avanguardia con lo Studio ’63, insieme a Lorenzo Papi e Giancarlo Nocentini, a Palazzo Capponi. Qui, nel maggio ’66 – pochi mesi prima dell’alluvione – fu organizzata la memorabile mostra “Forma e Verità”, a cui aderirono artisti e intellettuali i più diversi, da Alvar Aalto a Michelucci, da Bruno Zevi a Pier Luigi Nervi e dove furono esposti una Gondola, la Ferrari Dino, la Vespa e la Jeep come esempi di design; ma anche opere di assoluta avanguardia di Bacon, Sutherland, Magritte, Malevic e Marino Marini; a dimostrare, appunto, l’autenticità creativa dell’uomo. Poi, ancora per qualche tempo Sacchi e Papi restarono insieme, collaborando con Michelucci. Fondamentale fu la realizzazione del Museo Marino Marini in San Pancrazio, ancor oggi testimonianza chiave della museografia degli anni Ottanta. Negli stessi anni Sacchi lavorava al Tau a Pistoia per il Centro Marini e alla sistemazione del Fondo Michelucci nel Palazzo Comunale; e alla singolare sede del Monte dei Paschi di Colle Val d’Elsa. Né, di lui, vogliamo dimenticare la simpatica e funzionale sede di Coin in via Calzaiuoli.