GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

Brunori Sas, il ritorno Il nuovo cd è ’Cheap!’

Una raccolta di canzoni registrate a dicembre. Arrangiamenti scarni . per estemporaneo toscano

di Giovanni Ballerini

"A Firenze e a Siena, dove mi sono laureato in economia e commercio, ho passato dieci anni bellissimi. Il mio primo gruppo era di Firenze: si chiamava Blume e con loro e con l’etichetta musicale Pippola Music ho iniziato a capire come si faceva un disco. E’ stato un buon inizio". Continua ad avere la Toscana nel cuore Brunori Sas. Il cantautore originario di Cosenza, che in realtà si chiama Dario Brunori, lo sottolinea anche nel suo ultimo Ep "Cheap!" che a due anni esatti dall’album precedente "Cip!", è da ieri disponibile in tutti i digital store. Un lavoro intelligente, sorretto da un pop indie lieve, ma anche intenso e svolazzante che non rinuncia alla forza delle parole e all’irruenza della migliore musica indie per coinvolgere l’ascoltatore con il cantautorato sincero di questo nuovo urlatore, classe 1977. "Cheap! è una raccolta di cinque canzoni casalinghe, scritte e registrate in una settimana lo scorso dicembre, con strumentazione scarna e approccio da buona la prima - racconta Brunori -. Si tratta quindi essenzialmente di un divertissement, nato dalla voglia di realizzare qualcosa di leggero, visti i tempi gravi, sia nel cosa, che nel come. Un cotto e mangiato che affronta tematiche attuali". E, se Cheap!, con i suoi arrangiamenti scarni e i suoni sporchi rappresenta in realtà l’acronimo di Cinque Hit Estemporanee Apparentemente Punk, l’immaginario toscano, che Dario Brunori sente ormai anche un po’ suo, fa capolino fin dal brano di apertura del lavoro. Stiamo parlando della canzone "Yoko Ono" che termina in maniera surreale con l’interrogativo: "La donna, la donna, la donna o l’omo? I Beatles o Yoko Ono?" e parte con il tormentone "Pole la donna d’oggi permettersi di pareggiare con l’omo?" inventata da Bertolucci per annunciare il dibattito al tipico Festival dell’Unità toscano nel film "Berlinguer ti voglio bene" interpretato dall’indimenticabile coppia comica formata dagli scatenati Roberto Benigni e Carlo Monni, che sembrano strizzare l’occhio all’intuito creativo di questo talentuoso crooner calabro – fiorentino che si trova a meraviglia fra clavicembali kitsch e chitarre zanzarose, batteria elettronica da liscio e slide hawaiane.