
Carlo Petrini (Pressphoto)
Firenze, 3 dicembre 2015 - Ha creato Slow Food, è il nume tutelare della buona tavola, delle campagne da conservare, del turismo sostenibile. Carlo Petrini non lesina stoccate a destra e a manca durante la sua visita alla Bto 2015, la Borsa del turismo online alla Fortezza Da Basso di Firenze.
"Il turismo slow in Toscana? E' importante mantenere i territori con le persone che vivono sui territori, che possano stare bene e continuare ad avere quella socialità che tutto il mondo ci invidia, non ridurre i nostri borghi a dormitori , mantenere quei presidi come la bottega e l'osteria". Secondo Petrini "la Toscana, rispetto alle altre regioni, un pochino meglio sta perché è stato mantenuto un paesaggio ancora valido, se penso alle mie Langhe che sono cementificate a manetta, sono preoccupato...".
Poi una stoccata ai cuochi-star: "Siamo pieni di chef maschi - dice Petrini - ma la gastronomia si fonda da sempre sul lavoro di miliardi di donne che con poche cose sono riuscite a fare i più grandi piatti e non ricevono neanche un grazie alla sera". "Se vai a cercare questi chef deliranti quando visiti un posto nuovo non apprezzi il Paese - ha concluso - Il Paese lo trovi nei mercati, nelle trattorie, nelle botteghe. Dobbiamo abbandonare questa idea di turismo e gastronomia di élite".
Luca Boldrini