Budino di riso e Vin Santo in concorso. Ecco i vincitori

Seconda edizione della competizione con 20 pasticcerie e forni dell’area metropolitana fiorentina. Ai primi tre posti si sono classificati il Caffè Patrizia di Campi Bisenzio, la pasticceria Cesare di Firenze e la pasticceria Ginella di Grassina

I vincitori del concorso “Budino di riso–Il Dessert fiorentino”

Firenze, 5 novembre 2024 – Due prodotti della tradizione e dell’ingegno toscano: Vin Santo ospite d’onore al concorso del miglior “Budino di riso – Il Dessert fiorentino”, un perfetto abbinamento di sapori e significati. A Firenze, al ristorante biologico Opera 83 Natural Kitchen, è andata in scena la seconda edizione del concorso con 20 pasticcerie e forni dell’area metropolitana; prodotti valutati da una giuria tecnica composta da pastry chef, giornalisti e specialisti di settore gastronomico.

Ai primi tre posti si sono classificati il Caffè “Patrizia” di Campi Bisenzio, la Pasticceria “Cesare” di Firenze e la Pasticceria “Ginella” di Grassina. Vin Santo e budino di riso sono prodotti che riflettono orgogliosamente la loro toscanità, indissolubilmente legata alla difficile sussistenza delle campagne nei tempi che furono, dove affondano le radici della più genuina gastronomia e cultura alimentare. Il Vin Santo è indubbiamente il vino più tradizionale toscano e il Budino di riso, un dolce che parla di ingredienti poveri e sapori genuini.

Assolutamente toscana anche la contesa sulla paternità della ricetta: i fiorentini ne rivendicano l’origine all’inizio secolo scorso e l’attuale nome comune di ‘Budino’, ma i pistoiesi preparano da tempo immemore il ‘Risottino’ utilizzando riso, farina, latte e scorza di agrumi, mentre i senesi sono affezionati al loro ‘Budinone’, spesso arricchito da uvetta e canditi.

“Il Vin Santo, la cui leggenda si perde nel Medioevo, è oggi un vino ottenuto dalla fermentazione di uve appassite e segnato da un lungo affinamento, che dal 1996 ricade in una Denominazione di Origine Controllata maggiormente rappresentata dal Consorzio Vino Chianti – ricorda Giovanni Busi, presidente del Consorzio – Un vino dal carattere unico, grazie alla sua rara complessità giocata su durezze e morbidezze, e il suo sorso setoso e avvolgente. Siamo felici di aver portato il vin santo a ‘bagnare’ i vincitori di questa bella iniziativa”.