
Enrico Buoncompagni del gruppo di opposizione Fare Ora
Figline e Incisa, 28 marzo 2025 – Bufera in commissione, dalle ricadute politicamente significative. Al centro della polemica una esternalizzazione di un servizio legato alla comunicazione che non è per niente andato giù alle forze politiche dell’opposizione. La ricostruzione del fatto di giornata: i consiglieri si alzano e se ne vanno per far decadere il numero legale della seduta. Succede spesso, ma stavolta a Figline se n’è andato anche il consigliere del Psi, che fa parte della maggioranza. È successo in prima commissione bilancio.
Al centro della diatriba, secondo la la versione dell’opposizione, c’è la richiesta di votare circa 50 mila euro da destinare a una serie di spese, tra cui la maggiore (circa 35 mila) per la stipula di un contratto di appalto che andrà ad esternalizzare ad una società l’attività di comunicazione istituzionale e ufficio stampa per giunta e sindaco. "Abbiamo contestato nel merito questa maggiore spesa che non trova ragione nell’interesse dei cittadini, ma in una mera esigenza politica – critica Enrico Buoncompagni – Una scelta che incrementerebbe di oltre il doppio gli attuali costi di comunicazione, con buona pace delle pratiche di buona amministrazione".
Il Psi, segnala ancora Buoncompagni, "ha dichiarato a verbale che questa decisione non è stata condivisa con la loro forza politica. Da qui la decisione di lasciare l’aula".
Per il consigliere (che plaude la decisione dei colleghi socialisti) "è un fatto politico senza precedenti". La proposta andrà comunque in votazione al consiglio comunale data la calendarizzazione dei lavori fissata al 31 marzo.
Buoncompagni annuncia che voterà contro. Anche Enrico Venturi (FDI) critica la volontà di affidare ad esterni la comunicazione, "lavoro oggi svolto dai dipendenti interni del Comune". Il Pd, dice, "invece di risolvere i tanti problemi di Figline e Incisa, vuole raddoppiare le spese per la propria comunicazione politica. Un fatto gravissimo che ha visto anche il Psi dissociarsi, con onestà politica".
Da parte dell’amministrazione e del Partito Democratico al momento non c’è alcuna replica a quanto avvenuto e alle accuse dell’opposizione.