Firenze, 26 novembre 2024 – Messaggi anonimi e minacce. È un episodio molto preoccupante quello accaduto alla secondaria di primo grado Carducci, dove fino a pochi giorni fa, tra gli alunni, circolavano due canali WhatsApp anonimi, chiamati ‘Cardu Gossip’ e ‘Webboh Carducci’, utilizzati per diffondere contenuti "deplorevoli e assolutamente non accettabili", come ha scritto nella circolare il dirigente Francesco Spadafora, che ha segnalato subito il caso alla polizia. Nei due canali, come anticipato da La Repubblica, oltre a pettegolezzi sui compagni, venivano diffusi messaggi di scherno e vere e proprie minacce.
Tra cui una esplicita: "X (inteso come un determinato ragazzino, ndr.) verrà picchiato davanti alla sua classe per mano mia. Condividetelo perché sappia il suo triste destino". Un messaggino che per fortuna è stato intercettato dalla madre della vittima, che si è subito diretta in presidenza. Del resto, la mamma era già preoccupata perchè il figlio mostrava segni di disagio e non voleva più andare a scuola. Da lì l’idea, giustissima, di controllare lo smartphone del ragazzino.
A quel punto, la situazione è deflagrata e il caso delle due chat ha allarmato i genitori di tutta la scuola. Racconta una mamma: "Anche mio figlio era iscritto ad una di queste chat. All’inizio, leggevo solo messaggi innocui su presunte ‘simpatie’. Niente di preoccupante, insomma. Quando poi è comparso quel messaggio minaccioso il discorso è cambiato". I genitori ci tengono ad aggiungere che sono "molto contenti" del "tempestivo intervento della scuola". I due canali sono stati cancellati e gli autori scovati, grazie al passaparola. Ieri non siamo riusciti a contattare il dirigente Spadafora, che nella circolare diramata via registro elettronico è netto: "Sono venuto a sapere che alla Carducci circolano canali a partecipazione anonima, che veicolano contenuti deplorevoli. Pertanto, ho provveduto a segnalare tutto alla polizia".
E ancora: "Auspico un’azione comune – scrive il dirigente – tra scuola e famiglie" scrive sempre il preside, che ha subito invitato gli studenti ad uscire dalle chat, poi cancellate. "I docenti sensibilizzeranno gli alunni sulla problematica, anche intensificando le consuete attività che da anni si svolgono in collaborazione con la Postale" conclude il dirigente. I genitori ammettono di sentirsi "scossi" per il clima di "bullismo virtuale" per fortuna non degenerato in reale.
"I ragazzini devono capire che quello che succede online può avere gravi conseguenza nella vita reale", il pensiero delle mamme. "Bisogna sempre stare attente ai cellulari dei nostri figli - concludono -. Quello che un tempo poteva apparire poco più che uno scherzo finito male, sui social viene amplificato. E i danni per i nostri adolescenti sono immensi".