STEFANO BROGIONI
Cronaca

Bullismo: deriso anche con gli sticker di whatsapp, compagni di classe nei guai

L’inchiesta della procura minorile su una serie di episodi accaduti in un istituto superiore fiorentino

Un nuovo caso di bullismo a Firenze

Firenze, 18 novembre 2023 – Tra le forme di cyberbullismo, fanno la loro prepotente comparsa anche gli “sticker“. Dovrebbero essere immagini iro niche create con un’applicazione e inviate via whatsapp, ma dall’ironia alla vessazione il passo è breve. Brevissimo.

Perdipiù se a “giocare“ sono ragazzi che vanno alla scuola superiore, perdipiù se nel gruppetto c’è uno più debole ed esposto alle canzonature.

Per il codice penale, se certe condotte sono ripetute, possono essere atti persecutori. Stalking, insomma. E di stalking sono accusati tre studenti (oggi 16enni) di un istituto superiore

fiorentino.La loro vittima, secondo quanto ricostruito dalle indagini, è un compagno di classe, che a un certo punto ha raccontato in famiglia cosa avrebbe subito e, dopo aver parlato con la direzione scolastica, ha anche denunciato alle forze dell’ordine.

In questi giorni, la procura dei minori, con un atto firmato dal sostituto procuratore Ersilia Spina, ha recapitato la conclusione delle indagini ai difensori dei tre indagati, gli avvocati Maria Cristina Paoli, Sabrina Del Fio e Ugo Ronchi.

La procura minorile contesta un’escalation di episodi collocati tra la fine dell’anno scolastico 2021/2022 e il 25 gennaio scorso. Quando una goccia ha fatto traboccare il vaso.

La presunta vittima, etichettata con nomignoli che ponevano l’accento sul suo aspetto fisico, sarebbe stata al centro di vessazioni che, tramite le chat di whatsapp, travalicavano dall’orario scolastico e anche dal contesto della classe. Moltiplicando l’incubo. A scuola, lo studente, classe 2007 come i suoi compagni, sarebbe stato oggetto del lancio di palline di carta e di “sabotaggi“ del suo materiale scolastico.

Poi, quando veniva chiamato alla lavagna, non sarebbe riuscito neanche a concludere un esercizio perché disturbato dai tre studenti. Episodio degenerato poi in spinte e percosse, riprese anche con gli smartphone.

E qui entrano in gioco i social. I video sarebbero stati inoltrati (un aggravante anche per il codice penale), e sempre via whatsapp i tre studenti avrebbero creato “adesivi“ e fotomontaggi con l’immagine del compagno di scuola: in uno di questi, la sua faccia era messa al posto del muso di un cane tenuto al guinzaglio da un padrone con il volto di uno dei tre compagni. Questi comportamenti, secondo la procura avrebbero provocato all’adolescente "perdurante stato di ansia e paura".

E dopo la denuncia dei fatti alla presidenza, il giovane avrebbe iniziato a farsi accompagnare a scuola dal padre per il timore di incontrare fuori i tre fuori.

ste.bro.