La lotta ai bus turistici irregolari a Firenze entra nel vivo. Con i numeri e col fatto che il Comune – tramite l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio – ha mandato una lettera a tutte le compagnie che usano l’Obu, ovvero i dispositivi che permettono la geolocalizzazione, chiedendo, "di ripristinarne immediatamente l’attivazione, altrimenti corrono il rischio di perdere il diritto di acquistare i pacchetti di ticket a prezzi agevolati ma anche di non poter usare quelli che hanno già acquistato". Insomma, Palazzo Vecchio, ora, intende usare il pugno di ferro con tutti quei furbetti che fino a oggi l’hanno fatta franca.
"La invitiamo – è scritto nella lettera – a verificare la corretta alimentazione degli apparati e contattare tempestivamente l’assistenza Movyon al fine di garantirne il corretto funzionamento". C’è anche un tempo massimo. "Si comunica che nel caso in cui l’Obu risulti non funzionante per ulteriori sette giorni solari dalla ricezione della presente non sarà più possibile acquistare, attivare o utilizzare i contrassegni che, da disciplinare, prevedono l’obbligo di Obu".
E poi ci sono i numeri, resi noti da Giorgio rispondendo ad un question time di Lorenzo Masi, capogruppo del Movimento 5 Stelle. Dal 15 agosto 2024 al 15 gennaio 2025, ha detto l’assessore, "il numero di bus turistici che sono stati controllati sono stati 1.289. Sono state elevate 235 violazioni, tra cui la mancanza del ticket per la ztl, ma pure cose più gravi" come "un uso anomalo del tachigrafo, il mancato rispetto dei tempi di guida". "Ci impegniamo a cercare di far rispettare le regole a un settore che mi pare abbastanza restio a farlo", ha poi spiegato l’assessore alla Mobilità cittadina.
Il pentastellato Masi ha quindi replicato che "nel 2023 si è registrato un incremento del 27,4% del numero di turisti in città, ma gli incassi per il Comune sono diminuiti di circa 10 milioni di euro, e le autorizzazioni per i bus di accesso alla Ztl sono anch’essi calati. Che significa tutto questo? Viene proprio da pensare che siano tantissimi i bus turistici che non pagano i permessi di accesso alla Zona a traffico limitato, ma portano ogni giorno centinaia di turisti accedendo senza averne titolo al centro storico. Siamo lieti che il Comune abbia capito che il tema dei controlli è fondamentale, al fine di garantire che il turismo sia davvero una risorsa per la nostra città, e non abbia solo ripercussioni negative in termini di inquinamento, vivibilità e sicurezza, come avviene oggi".
Secondo il capogruppo dell’Movimento 5 Stelle, infine, "occorrono controlli mirati con l’ausilio della polizia municipale, così come è necessaria un’analisi sui dati che il Comune già possiede, perché solo attraverso un potenziamento dei controlli e l’avvio dell’utilizzo di strumenti peraltro già presenti – penso alla control room o allo scudo verde – sarà possibile avviare un’inversione di rotta".
Niccolò Gramigni