REDAZIONE FIRENZE

Cacciatore cade nel dirupo e muore. Voleva recuperare un colombo

L’uomo dopo aver ucciso l’animale è scivolato, finendo in un burrone. Inutili i tentativi di salvarlo

L’uomo dopo aver ucciso l’animale è scivolato, finendo in un burrone. Inutili i tentativi di salvarlo

L’uomo dopo aver ucciso l’animale è scivolato, finendo in un burrone. Inutili i tentativi di salvarlo

Era andato a caccia di colombi, insieme a due amici cacciatori. Ma è scivolato ed è precipitato in un burrone, una caduta terribile che lo ha ucciso. E’ accaduto a un uomo di 68 anni, fiorentino, Alessandro Vignali. Appassionato cacciatore. E anche ieri mattina aveva scelto uno dei luoghi più adatti per l’attività venatoria, e in particolare per la caccia agli uccelli di passo: le montagne di Firenzuola. Perché il colombo da quei crinali passa in gran numero, prima dell’inverno, diretto verso terre più calde. Ed è specie cacciabile, senza particolari restrizioni – come invece è per la beccaccia -, perché è uno dei volatili in continuo aumento e non è certo a rischio di estinzione. Sui passi di Firenzuola sono tantissimi i cacciatori che salgono sui crinali: una decina di anni fa, quando ancora i praticanti con la doppietta sulla spalla erano ben più numerosi, nelle mattinate dei giorni di caccia, si vedevano code di auto. E questo in tutti i passi di Firenzuola, dalla Futa alla Raticosa, ma anche a Coniale, Tirli, Frena, Cornacchiaia; anche se per alcuni passi vige una fascia di rispetto, di mille metri, entro la quale non si può cacciare. Così ieri mattina, i tre fiorentini, partiti dalla città, di primo mattino si sono diretti verso Firenzuola. Un’ora e mezzo almeno di viaggio di andata, per trovarsi pronti all’appuntamento con i colombi in volo. Giunti al paese, hanno voltato a destra, sulla strada Imolese, e da qui in direzione Frena. E’ una strada stretta, che porta solo a quella minuscola località. Ci sono calanchi a strapiombo, molto profondi una zona davvero impervia e difficile da raggiungere. Ancora a Firenzuola si ricorda che una ventina d’anni fa una jeep andò fuori strada, in un incidente mortale.

E ancora il mezzo è laggiù in fondo al calanco, perché non si è riusciti a recuperarlo. Lasciata l’auto i tre cacciatori sono saliti sul versante, verso il crinale. I cacciatori di colombi hanno due tecniche: c’è chi ha l’appostamento fisso, con capanni costruiti sopra gli alberi, o realizzati con ponteggi tubolari, oppure c’è chi va all’aperto, senza capanno, salendo sulle alture, e questo può essere pericoloso. Proprio questo può essere accaduto al malcapitato cacciatore sessantottenne che nel cercare di recuperare un colombo abbattuto, sarebbe scivolato, rotolando nel precipizio. Una caduta fatale, per quasi duecento metri, quella di Alessandro Vignali; che non gli ha lasciato scampo, avendo battuto più volte violentemente la testa. Per i soccorsi non è stato facile raggiungere l’uomo. I primi ad arrivare sono stati i sanitari e i volontari della Misericordia di Firenzuola con un’ambulanza fuoristrada, che hanno trasportato il ferito fin dove l’ambulanza attrezzata era riuscita ad arrivare. Ed è arrivato anche l’elisoccorso. Ma il cacciatore era in arresto cardiaco e non c’è stato niente da fare. Poche ore dopo, dopo i necessari accertamenti, la salma è stata consegnata ai familiari.

Paolo Guidotti